5 ottobre 2009

Musica per il palato


Domenica è sempre domenica, e così ieri a pranzo una sinfonia ha pervaso l'aere della mia cucina beneamata. Vi capita di svegliarvi mai con una musica in testa ?! Sì, una canzone, una melodia, lo stacco di uno spot, o la colonna sonora di un film?!...Tutta la mia vita è stata coronata di musica e passioni. Toreador dalla Carmen di Bizet e gli spaghetti alla chitarra, per esempio. Adoro la Carmen tutta e amo gli spaghettoni alla chitarra della Garofalo, spessi, rugosi e generosi con i sughi. Ecco così che un piatto da incanto ha preso forma mentre cercavo di rendere merito ad una partitura, ... cucinando a ritmo...! Più che altro divertendomi un pò tra il frigo, il lavello e i fornelli. Una Cenerentola new age alle prese con vongole da far spurgare, aglio e prezzemolo da triturare, olio da scaldare, zucchine da fare a julienne con mandolina e pomodori da sbollentare appena per spellarli e schiacciarli con facilità in un secondo tempo. Non sono mancati degli ottimi funghi secchi. Questi gli ingredienti. Ho messo su prima le zucchine grattate con l'olio il pesto d'aglio e prezzemolo, allungando con un goccio di buon vino bianco, due minuti ed ho aggiunto nello stesso tegame 2 pomodori maturi spellati e privati dei semini, un pizzico di peperoncino e poco sale. Dopo una prima e leggerissima cottura ho proseguito inserendo le vongole semisgusciate con la loro acqua filtrata di precottura, altro vino e dopo ho aggiunto i funghi secchi porcini messi prima in ammollo, ad ammorbidirsi. In tutto il tempo che le note della Carmen hanno concesso il brano memorabile del Toreador, sono stata a rimestare l'intingolo, fatto andare a fuoco brioso. Piano si è ristretto il sugo, lentamente si sono aperte le vongole e dopo poco anche le zucchine si sono sfinite ! A quel punto mi è rimasto solo da far andare la cottura degli spaghetti alla chitarra, circa i 14 minuti classici, scolare, amalgamare e rifinire il piatto con un pizzico di pepe nero. Sono piaciuti moltissimo ai commensali intervenuti al banchetto, ma a me di più!

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