Vi capita di aprire il frigo e volerlo vuotare di ciò che trovate, per poterlo poi riempire di nuovo, con maggior freschezza e varietà, di qualunque cosa? A me è successo venerdì, e anche se , ovviamente non ho eliminato se non pochi articoli! L'esperimento di assemblare gusti e sapori è riuscito perfettamente, con buona pace del maritozzo che ha gradito la cenetta scrocchiarella! Avevo del petto di pollo intero, e dopo averlo tagliato in fette spesse e irregolari mi scervellavo a trovare soluzioni, per non proporlo come al solito al coniuge che sarebbe arrivato strafatto di stanchezza e fame. In soccorso poi mi è venuto un libricino che sto leggendo con grande curiosità e rispetto della trama linguistica, che è curata più della stessa narrazione quasi : La maga delle spezie di Chitra Banerjee Divakaruni. La storia di una vecchia signora indiana in una botteguccia di Oakland, California, con le sue mani nodose sfiora polveri e semi, foglie e bacche, alla ricerca del sapore più squisito o del sortilegio più sottile. E' Tilo, la Maga delle Spezie. La sua storia inizia in uno sperduto villaggio indiano dove la rapiscono i pirati, attratti dai suoi arcani e misteriosi poteri, per portarla su un'isola stregata e meravigliosa. Lì Tilo apprende la magia delle spezie che in America le permetterà di aiutare chi, come lei, si è lasciato l'India alle spalle. Nella Bottega della Maga, dunque, sfilano vite e desideri, fatiche e speranze d'immigrati, e le spezie, con i loro mille, minuscoli occhi, scrutano ogni gesto della loro signora. Mi ha ammantato e stordito di colore e profumi la scrittura, anche se la vicenda sul dipanarsi è un romanzo quasi rosa, ma la presenza delle spezie conferisce al racconto un gradimento difficile da rimuovere dal pensiero di chi si esercita in cucina: stimola! Perciò mi ha convinto l'idea di pestare appena dei semi di sesamo, mescolarli con un accenno di vino bianco, della salsa di soia e dello sciroppo d'acero, per impanarvici dentro i tocchetti di carne. Nel frattempo ho messo in padella a profumare un giro di olio extra con aglio e generose foglie di salvia. Appena gli odori si sono sprigionati ho adagiato i pezzetti di pollo nell'intingolo e fatto andare a fuoco vivace per 10minuti circa. Si è dorata e tostata la crosta mentre l'anima si è mantenuta morbida. Nel frattempo un' altra padella ha accolto falde di peperoni gialli, julienne grossolana di carote e rondelle di cipolla rossa condite con il solito venerabile olio extra e semi di cardamomo verdi. Altra cottura di circa venti minuti appena e poi servito tutto con grande semplicità in tavola. I croccanti di pollo erano squisiti e le verdure meritevoli di lode, per l'abbinamento! Chissà se alla maga TILO sarebbero piaciuti!?
5 commenti:
Meravigliosa storia e voglio assolutamente provare il pollo!
Buon divertimento e felice lettura!
Io credo che alla magad sarebbero piaciuti :-), credo che siano mlto buoni!
Grazie cara Tania e bentrovata!
bella la storia e ottimo questo pollo!
complimentie buona giornata.
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