28 febbraio 2009

Eliche al sugo di peperone rosso e zucca

Inviata in Ottobre 2008 a un piccolo concorso di ricette al pomodoro

Difficoltà: semplice

Tempo totale di preparazione: 35 minuti



Ingredienti per 4 persone :

2 peperoni rossi di media grandezza

350g. di zucca

150 g. di pancetta tesa

1 scatola di polpa di pomodoro a pezzetti

4 cucchiai di concentrato di pomodoro

una piccola cipolla bianca

1 spicchio d’aglio (facoltativo)

un ciuffo di prezzemolo fresco

olio e.v.o. 5 cucchiai

brodo vegetale qualche mestolo

sale q.b.

pepe q.b.


In un tegame cominciare a fare imbiondire la cipolla sminuzzata finemente con due cucchiai d’olio. Tagliare a cubetti la pancetta tesa ed aggiungerla al soffritto al primo sfrigolare del condimento, insieme a qualche filo di prezzemolo tritato. Solo dopo un paio di minuti appena aggiungere la zucca tagliata a tocchetti, unita a due mestoli di brodo vegetale. Attendere che il sugo si rapprenda e dopo aver lavato, pulito dai semi e tagliato a julienne i peperoni, versarli nel tegame con l’aggiunta di un pezzetto d’aglio a gradimento, ancora un cucchiaio d’olio e del pomodoro a pezzetti Mutti. Amalgamare per due minuti ed irrorare con un mestolo di brodo vegetale, aggiungere sale, pepe e i 4 cucchiai di concentrato di pomodoro . Lasciare andare a fuoco moderato per circa 15-20 minuti. Nel frattempo cuocere al dente le Eliche in abbondante acqua salata, scolare e mantecare al tegame col sugo di zucca e peperoni. Servire con l’aggiunta terminale di un giro d’olio d’oliva e del prezzemolo avanzato. Quando si dice spolverando e rispolverando... ecco cosa si può ritrovare in una vecchia cartella di files datati!

24 febbraio 2009

E per la giornata festiva in corso...


Niente fritti deliziosi , ma solo piccole torte semplici. Una bassa, ma buona rivisitazione della torta paradiso Paneangeli solo con 2 cucchiaini di cremor tartaro al posto del lievito tanto gettonato.




Per l'impasto:


4 uova


150 g zucchero


1 fialetta di Aroma a gusto ( iooho usato la mandorla)


1 pizzico di sale


100 g farina bianca


100 g Frumina


½ bustina (2 cucchiaini) di LIEVITO




Preparazione
Sbattere a schiuma i tuorli (serbando le chiare) con 4 cucchiai di acqua bollente, aggiungere gradatamente 100 g di zucchero, l'aroma , sale e sbattere fino ad ottenere una massa cremosa.
Montare le chiare a neve durissima, unendovi lo zucchero rimasto, metterle sopra i tuorli sbattuti e setacciarvi sopra la farina mescolata con la Frumina e per ultimo il LIEVITO. Incorporare delicatamente (non sbattere) il tutto ai tuorli sbattuti, aggiungendo a piccole dosi il burro liquefatto tiepido (o l’olio).
Mettere l’impasto in uno stampo a cerchio apribile (Ø 24 cm) con il fondo foderato con carta da forno e cuocere per 30 minuti circa nella parte inferiore del forno preriscaldato (elettrico: 175-200°C; ventilato: 160-180°C; a gas: 190-210°C).
Per la farcitura ho usato una buona marmellata di mirtilli neri e con qualche goccio di liquore alle more ho ammorbidito l'interno. Poi sulla cupola ho spennellato del miele che ha fatto da collante a del cocco grattugiato. In alternativa preparare la crema pasticcera classica, tagliare la torta raffreddata in 2 strati, spalmarvi la crema pasticcera sul primo strato, ricomporre la torta e cospargerla con zucchero a velo.


Per i figli dei vicini di casa invece muffins semplici al cioccolato e alla salsa di lampone con scaglie di mandorla. Che dite, gradiranno?


Ingredienti per i muffin (dosi per 8 muffin)

· 125 gr di farina 00 autolievitante
· 1 uovo
· 70 gr di farina di cocco
· Gocce di cioccolato
· 50 gr di burro
· 50 gr di zucchero
· 100 ml di latte
· Salsa di lampone e mandorle a scaglie
· Lievito un cucchiaino
· Sale
Setacciate la farina e mettetela in una ciotola, aggiungete il lievito , il sale e la farina di cocco e mescolate tutti gli ingredienti. In un’altra ciotola sbattete l’uovo, mettete il burro fuso, lo zucchero e il latte poi mescolate il tutto. Versate la farina con tutto il resto della ciotola con l’uovo e il burro e mescolate giusto i giri necessari per amalgamare gli ingredienti. Unite le gocce di cioccolato o la salsa e le scaglie di mandorla. Versate l’impasto nei pirrottini e mettete in forno a 200°C per circa 20 minuti. Spolverare di zucchero a velo.

Gamberi e crudo all'aneto con premio!



E così, per variare ancora ottimo pesce, ma con un tocco di montagna. Mi piaceva l'idea di usare un fondino di crudo a strisce e unirlo a qualcosa che avesse un sapore morbido e dolciastro...muble ...muble...Trovato! Veloci da preparare, avevo dei gamberi freschi da pulire e consumare, quindi fatto caput in poco tempo, ho poi aggiunto olio evo in una padella calda, fatto rosolare con una punta d'aglio le strisce di crudo, e appena scrocchiarelle, rimestato con i gamberi, dei semi d'aneto, del prezzemolo e del rosmarino. Irrorato il tutto con un goccio di buon vino bianco, pronti e serviti in dieci minuti! Veramente notevoli, accompagnati da una semplice insalata cappuccina al balsamico! Approfitto del post per ringraziare quel dolce angelo di Sara che mi propone sempre premi affettuosi e fatti con autentica simpatia. Ricambio di cuore l'affetto e condivido con tutti coloro che lasciano uno sguardo anche silenzioso a queste poche pagine, che rallegrano e alleggeriscono la mia quotidianità da qualche tempo! L'amicizia è sacra, proprio come la cucina!



22 febbraio 2009

E per un compleanno di Carnevale...




si partecipa alla raccolta con ...




















...un piatto colorato e buonissimo!




Patate, riso e cozze alla Barese per Irene!





La ricetta l'ho presa sul web:



Ingredienti (per 6 persone):-)


1/2 cipolla di medie dimensioni


6 patate di medie dimensioni


pomodorini ciliegino


prezzemolo


formaggio parmigiano grattuggiato (quanto basta)


250 gr. di riso


olio extravergine di oliva


pepe nero


1 kg. di cozze




Disporre sulla teglia le patate tagliate a fette e condirle con sale, formaggio, olio ed alcuni pomodori ciliegino. Coprire la patate con uno strato di cozze sgusciate a metà, dopo averle fatte aprire in una padella e raccolto l'acqua di emissione. Coprire quindi le cozze con riso crudo e condire quest’ultimo con il sale, formaggio parmigiano, qualche pomodoro e olio extravergine di oliva. Coprire con uno strato di patate a fette e condire – per ultimo – con formaggio, sale e olio. Mettere in forno caldo a 160° per 5 minuti. Poi, aggiungere acqua bollente e il sugo delle cozze filtrato, fino a ricoprire il tutto. Far cuocere per circa un’ora. Potrete togliere la teglia dal forno quando vedrete che la superficie comincia a bruciacchiarsi almeno un pò, questo è molto importante, rende il piatto gustoso! Lo dedico alla mia amica , per cui l'ho preparato con affetto, augurandole solo meraviglie dalla vita per i prossimi 1000 anni!












Dling dlong! Tra Sanremo e i fornelli.




Con in anteprima...



I festonati al radicchio e tartufo


Il merluzzo alla siciliana


Le pere con il cioccolato


Come si diceva, il fine settimana oltre che alle lavatrici, alla spesa e ad un sano relax, è da condividere con gli amici più cari, che devo aggiungere, gradiscono e spolverano sempre con affetto. Dandomi enorme soddisfazione, di conseguenza! Non mi riesce di non coccolarli , e così, mentre mentalmente ripasso la canzone delle giovani proposte che ha vinto il 59° festival di Sanremo, "Sincerità" di Arisa, brano azzeccatissimo e dolce dolce, ( mi ricorda Amelie Pò de il favoloso mondo di Amelie, questa ragazza?!) mi esercito ai fornelli.
Penso al pezzo di Povia e preparo i Festonati, un tipo di pasta che è una via di mezzo trai rigatoni e i paccheri, solo un pò squadrati:
700g di Festonati
300g di tritato misto manzo e suino
un bel ciuffo di trevigiano
mezza vaschetta di pancetta dolce a cubetti
aglio 2 spicchi
olio evo
prezzemolo
sale e pepe qb.
Mentre l'acqua prende il suo bollore e butto la pasta, ho preparato e messo a freddare un bel soffritto di carne, verdura, pancetta e aromi, sfumando con del vino bianco e consumando a fuoco vivace. In una besciamella leggera, preparata con 30g di burro, 500g di latte e due cucchiai di farina 00, ho tuffato a fondere due palline morbide di mozzarella di bufala al tartufo arrivate da Caianiello e appena trascorsi 13 minuti, la cottura della pasta, ho mescolato in una pirofila il tutto spolverando in finale con del buon grana grattugiato. In forno caldo a 180° per 10 minuti e due di grill. Visto che il caldo-forno invoglia a continuare il piacevole incontro con la sua pancia, ho nelle orecchie la bella voce di Karima con Come in ogni ora, interpretata con Mario Biondi e osservo il candore dei filetti di merluzzo che ho davanti.
Filetti di merluzzo pro capite
Olio evo in abbondanza
Pane grattugiato grossolanamente
sale, pepe
prezzemolo tritato
succo di limone
Salare e pepare i filetti. Ripassarli in un piatto da ambo i lati in olio d'oliva al prezzemolo, poi come a panatura classica, passarli in un letto di pangrattato e riporli su carta forno a cuocere per 15 minuti nel medesimo forno caldo che ha accolto i festonati. A cottura ultimata irrorare con gocce di limone e servire caldo. Pare questo tipo di panatura sia un'esclusiva sicula.
Mi è simpatico Marco Carta, sì, mi sembra un ragazzo ancora poco maturo , ma La forza mia è un pezzo proprio sanremese e devo dire che seppure mi siano piaciuti il testo graffiante di Masini e quello jazz di Niki Nicolai e quello dei Gemelli Diversi di Alexia e di Dolcenera, vedo in prospettiva un traguardo possibile proprio per il giovane Carta.
In finale, preparo del cioccolato alla Maniera di Anice&Cannella e lo rovescio su pere ben sode appena fatte a quadrettoni. Pronti per andare in tavolo con i sorrisi dei commensali e il mio gattone che spera in succulenti resti da sgranocchiare...è goloso di cioccolato, di bocca buona il cucciolo!


18 febbraio 2009

Polpette e crescenza dell'ultim'ora



E sempre della serie "cosa ti combino da portar in ufficio" ecco lel polpette di tonno e ricotta delicate e squisite, in compagnia delle semplici bietoline ripassate in padella all'aglio e all'olio che l' hanno accolte!


5 scatolette di tonno 2 al naturale tre all'olio

150-200 g di ricotta

basilico

parmigiano gratt.

un panino medio raffermo

un pizzico di noce moscata

sale e pepe q.b.


Impastate con solerzia tutti gli elementi spezzettando a mano le foglie di basilico e ammollando il panino raffermo in acqua appena tiepida. Scaldate il forno a 180° e riponete le polpette appena schiacciate, a cui avrete dato forma con le mani umide, su carta forno, in una terrina antiaderente . 15-20 minuti di cottura e sentirete un soffice, voluttuoso, profumino spandersi per tutta la cucina!


Altra ideuzza è quella invece della crescenza amabile:


una crescenza di 100g circa

bastoncini di prosciutto crudo

cimette di broccolo romano cotte al vapore

yogurt bianco ( ho usato il Muller)

erba cipollina

salsa di soia

sale rosa

olio evo




Preparate la crescenza con i bastoncini di prosciutto crudo al centro del piatto. Pulite e lavate le cimette, fatele andare a vapore e conditele con l'emulsione di yogurt, 3 cucchiaini si salsa di soia, un pizzico di erba cipollina e olio evo a gusto. Distribuitele tiepide intorno al cuore di crescenza e prosciutto, spolverate con sale rosa. Vi conquisterà il sapore leggero e rotondo di questa preparazione!





16 febbraio 2009

Pollo giallo al cardamomo del lunedì


Avete delle sovracosce di pollo? Dei peperoni gialli e delle patate in dispensa? Bene, siete a cavallo! Per il pranzo del maritozzo di oggi ecco il parto:


pollo sovracosce 2

2 peperoni gialli

tre baccelli di cardamomo verde

prezzemolo

300 g di patate

1 spicchio d'aglio

olio evo

sale


Mettete a sfrigolare con l'olio e l'aglio le sovracosce. Intanto mondate ed affettate io peperoni a listarelle e le patate fatele invece a tocchetti. Unite le verdure alla carne e aggiungete i baccelli di cardamomo verde. Fate andare a fuoco vivace per circa 20 minuti, aggiungendo acqua all'occorrenza e salando. Ultimata la cottura, spolverare di prezzemolo. Ciao ciao caro e buon appetito!

Cicoria... di domenica?


Eh, sì! Quando si è a dieta serve comunque inventarsi le soluzioni per mangiar sano, ma non risparmiare sul gusto. Tra uno sbuffo, mille starnuti e tanto raffreddore , che mi pare il minimo di questi tempi, ho cercato di far del pranzo domenicale una risorsa semplice e verde come al solito da qualche periodo a questa parte. Ecco perciò la



Cicoria invasata e ricca per due





Ho lessato della cicorietta media e non troppo amara, circa 800 g, salandola in cottura. L'ho frullata al robot con 250 g di ricotta magra, un fior di noce moscata, 2 cucchiai di parmigiano grattugiato, un filo di olio evo, 50 g di mortadella, 40g di ventricina, sale e un pizzico di paprika dolce. Poi ho accomodato il tutto in un tegame da forno oleato e ricoperto di pangrattato a mò di cerchio, spesso appena 2 cm. Riposto in forno caldo a 180°, ho lasciato andare 5 minuti e poi ho spolverato con chicchi di mais e pancetta dolce. Reinfornato per altri 10 minuti e lasciato a riposare. Nel frattempo ho sbattuto 4 uova con del grana, per preparare una frittata al prezzemolo semplice semplice. Una volta pronta, ho diviso a metà lo sformato di cicoria, adagiato sopra ciascuna metà una parte della frittata e decorato la stessa con un pomodoro secco riposto al centro. Devo dire che il sapore particolare di questo accostamento ci è piaciuto molto e di certo presto faremo il bis!

14 febbraio 2009

Buon San Valentino a tutti coloro che si amano!




Stucchevole e puerile? Chissenefrega! La festa degli innamorati ha un valore simbolico e in quanto tale è rassicurante sapere che esiste! I cuoricini, preparati per il mio dolcissimo maritozzo, sono friabili e vanno giù come le ciliegie. Vi consiglio di provarli anche perchè di facile esecuzione.




Eccovi la ricetta trovata nel web:




200 gr. di farina 00


200 gr. di farina di riso


2 uova


160 gr. di zucchero di canna


40 gr. di burro


1/2 bustina di lievito


1 fialetta di aroma alla vaniglia


2 cucchiai di latte


1 barattolo piccolo di nutella e uno di confettura a gusto




Montare le uova con lo zucchero a lungo finché diventeranno spumose e chiare. Aggiungere il burro ammorbidito e continuare a mescolare. Sempre mescolando unire l’aroma di vaniglia poi poco alla volta il composto di farine e lievito. Se serve aggiungere un paio di cucchiai di latte e lavorare velocemente fino ad ottenere un impasto liscio e non appiccicoso. Fare una palla, avvolgerla nella pellicola trasparente e lasciar riposare in frigo per circa mezz’ora. A tempo debito, tirar fuori la pasta, stenderla in una sfoglia di circa 3 mm di spessore, e con l'aiuto di uno stampo ricavare tanti dischetti. Mettere un cucchiaino di nutella o confettura al centro di un dischetto, con un pochino d'acqua inumidire i bordi puliti e ricoprire con un altro dischetto di pasta facendo attenzione a far aderire bene i bordi. Disporre i biscotti su carta forno e cuocere a 170 °C per 20 minuti. Sonno buonissimi anche semplici, senza nulla in più che la loro veste croccante!



Di seguito visto che il forno ancora pirettava e che la cena mi sarebbe comunque toccata, ho messo su delle costolette di maiale con zucca a quadrotti, prezzemolo, sale, pepe verde, alloro, rosmarino e del buon vino rosè. Niente condimenti ulteriori, che tanto le costolette sono già un pò grasse e da sole emanano quanto basta a mantenersi morbide e saporite. La foto è pessima , ma avendole divorate, mi è stato impossibile fare meglio!


Il venerdì in compagnia la settimana chiude in allegria!

in cottura


prima




dopo



il dessert

E' sempre una festa quando amici che non vedi da tanto tempo ti chiamano all'improvviso e ti dicono cose tipo: " Sto alla stazione x, all'aereoporto y, a piazza del Popolo, a Piazza Bologna, a Trastevere ecc ecc ecc "".... Roma è immensa e straordinaria ... " che ne diresti se ci trovassimo stasera per un saluto?" - Ma certo che sìiiii!!!!! Specie se gli amici sono appena rientrati da uno stupendo viaggio di nozze in Patagonia e di cose da raccontare e foto meravigliose ne hanno da vendere! Ma pure se gli amici fossero arrivati da dietro l'angolo a far cucù , sarei stata lo stesso enormemente gratificata dalla loro presenza. Adoro le piccole sorprese fatte col cuore! Di recente come avrete notato, nella mia cucina il verde predomina e predominano comunque pietanze gustose, ve lo assicuro. La mia dieta metabolica, di cui parlerò diffusamente in un post ad hoc, gli interludi gastro-intestinali difficili del maritozzo e un occhio attento alla qualità delle risorse che ingeriamo, mi hanno spinto a cambiare un cicinin le matriciane, le carbonare, le penne all'arrabbiata, la pasta e fagioli, le pizze e le focacce, reinterpretandole. Per cui il menù di ieri sera è stato questo:



Ciuffetti rucola e spek conditi dall'orto

Rombo al forno con carciofi al timo

Torta di mele Renetta ai datteri e alla cannella


Un trionfo di cui specificherò le ricette a seguire!
Ingredienti :
Per una torta di 24 cm di diametro:

100 g farina 0
50 g di farina manitoba
25 g di fecola di patate
2 cucchiaini di lievito per dolci
75 g burro
150 g yogurt bianco
120g di zucchero
scorza grattuggiata di 1/2 limone
3 uova
2 cucchiai rasi zucchero di canna
1 cucchaio raso di cannella polverizzata
4 mele Renetta
70 g di datteri privati del nocciolo
un pizzico di sale


In un pentolino fai fondere il burro con lo yogurt. Trasferisci il liquido nell’impastatrice e, con la frusta miscelalo allo zucchero, la scorza di limone e il pizzico di sale. Unisci una ad una le uova (prima di aggiungere l’uovo successivo attendi che il precedente si sia ben amalgamato). Addiziona in un solo colpo la farina setacciata con il cremor tartaro o il lievito e fai miscelare bene per qualche minuto sino a che il composto non risulta ben liscio. Imburra e infarina lo stampo. Trasferisci nello stampo il composto. Sbuccia le mele, tagliale a spicchi e inserisci ogni spicchio nel composto. Aggiungi i datteri divisi a metà. Spolverizza la torta con zucchero di canna e la cannella precedentemente miscelati. Cuoci in forno a 180°C per 45 minuti.

Per il primo

Pasta formato ciuffo ripiena di spek e rucola g 500
600 g di zucca cotta a vapore
400 di bietina lessa
80 g prosciutto cotto
una confezione di panna vegetale
una confezione di funghi porcini secchi
timo
rosmarino
uno spicchio d'aglio
olio evo
grana 4 cucchiai
250 g di mozzarella di bufala

Mescolare e frullare gli ingredienti vegetali, i funghi dopo un ammollo in acqua tiepida di circa 15 minuti,poi ripassarli in padella con timo, rosmarino, aglio e olio evo. Scolare al dente la pasta e condirla aggiungendo la panna vegetale. Preparare una pirofila appena unta ad accogliere uno strato di pasta, uno di grana e un pò di mozzarella a tocchi.
Proseguire fino ad esaurimento con la mozzarella in sommità. Infornare per 15 minuti a 180° gradi.
Per il secondo:
Un rombo di almeno 1 kg
timo
olio evo
uno spicchio d'aglio
4 carciofi
vino bianco
sale e pepe q.b.
Cuocere a fuoco vivace i carciofi profumati al timo con l'olio e lo spicchio d'aglio. Eliminare quest'ultimo a cottura ultimata e predisporre il letto dei carciofi in una teglia antiaderente con poco condimento e un filo di vino bianco, pronti ad accogliere il rombo , condito di timo, sale e pepe, diviso in due e disposto con la pelle in basso e la parte chiara rivolta verso l'alto. Ultimata la cottura sflilettare e servire caldo accompagnato dai carciofi.










10 febbraio 2009

Gnocchi sciuè sciuè




Al volo da portare nella cartella da lavoro, per mariti impegnati e mogli attente al take away:




Gnocchi di patate una confezione da 250g




bietoline lesse 200 g




80 g prosciutto cotto




cipolla bianca dolce




olio evo




sale e pepe bianco




grana grattugiato un cucchiaio




a discrezione 2 cucchiai di panna da cucina fresca




Mentre avrete già lessato le bietoline che con un paio di forbici tagliuzzerete grossolanamente, portate a bollore l'acqua per cuocere gli gnocchi qualche minuto e in una padellina fate soffriggere la cipolla con olio, prosciutto cotto sale e pepe. Aggiungerete le bietoline e a discrezione la panna da cucina al condimento. Scolati gli gnocchi, mantecheretete con il grana e spadellerete a fuoco vivace il tutto per qualche attimo.
Preparare la cartella con il posto riservato allo scomparto cibo e pronti ai posti di partenza , per affrontare con gusto la giornata lavorativa!



Partecipo volentieri con questa mia alla raccolta di Claudia e Tatiana






Un saluto e una buona giornata a tutti!

9 febbraio 2009

La prova di Montalbano...in cucina!

" Fate lessare un cavolfiore in acqua salata, tiratelo fora al dente e tagliatelo a tocchi. Fatelo 'nsaporiri dintra a un tegame indove aviti soffritto 'na cipuddruzza tagliata a fettine. A parte, friggiti un bel pezzo di sazizza frisca e appena che addiventa dorata, tagliatela a dischetti di massimo un centilimetro, livannogli la pellicina. Mittiti 'nzemmula cavolfiore e sazizza nell'oglio di frittura, aggiungendo qualichi patata tagliata a dischi trasparenti, aulive nìvure spezzettati , sali e spezie. Ammiscate bene questa composta. Con tanticchia di pasta di pani lievitata fate 'na sfoglia a disco e assistematela in una tortiera a bordo alto, inchitela con la composta, ricoprite con un altro disco di pasta di pani incollando bene i bordi. Ungete le parti superiori con sugna e mettiti la toritiera nel furno caldissimo. Tirate fora appena si dora ( ma ci vorrà 'na mezzorata )." Questa è la ricetta della 'npanata di maiali che il commissario si fici dettare doppo che con Fazio sinni era liccato i dita ... "

Le ali della sfinge - Andrea Camilleri - Palermo - Sellerio editore 2006


Vi giuro che ieri , con qualche piccola variante personalizzata, l'ho preparata, ed è una vera leccornia! Senza sugna, con un pò di carne trita mista alla salsiccia con un' aggiunta di poche foglie di prezzemolo miste a cipolla di Tropea, con olive verdi in salamoia, dato che di quelle nere ero sprovvista. Ho tirato l'impasto della pizza solo un pochino più morbido del solito e soffritto il composto con appena qualche cucchiaio d'olio d'oliva extra. Sublime, accompagnata da un Duca di Salaparuta che ne ha esaltato tutto il gusto.


E di recente in libreria , manco a dirlo, ho scoperto questo:


Nìvuro di Sìccia - Trenta editore - € 14,00

Intrighi e ricette. Non c’è caso, omicidio e sparizione che il Commissario Montalbano non analizzi a tavola, davanti a un piatto di Pasta ‘ncasciata o a una Malìa d’amuri. Ecco allora oltre 150 ricette siciliane ispirate alle citazioni dei libri di Andrea Camilleri: una carrellata di piatti solo citati e mai descritti nei suoi romanzi. Ci sono gli Arancini, la Caponatina, gli Involtini di tonno e la Pappanozza, ma anche gli Spaghetti al nìvuro di sìccia, i Purpi a strascinasali e i Brusciuluni, tutti accompagnati dalle celebri frasi del Commissario. Niente primi, secondi o dolci in questo insolito ricettario italiano: i piatti seguono le storie, gli amici, gli affetti del Commissario. Ecco allora il Capitolo I dedicato alla cammerera Adelina, l’unica figura femminile completamente positiva per il Commissario; il Capitolo II con le ricette dei locali preferiti da Montalbano; il Capitolo III con tutti i ristoranti che compaiono dei racconti e l’ultimo, il Capitolo IV, con le ricette di tutti gli amici. Il libro è in vendita in tutte le Librerie italiane, sul sito www.trentaeditore.it e sui principali circuiti di vendita dei libri online. Leggete e mangiatene tutti!

Cocco e semi di papavero a rallegrare una domenica uggiosa

Non so dalle vostri parti , ma qui a Roma fino a ieri ha diluviato! Motivo in più per impigrirsi ai fornelli e preparare con amore delle cosucce che in settimana andranno via che è un piacere! Tipo questa torta soffice al cocco e semi di papavero:

fatta fuori dal maritozzo durante la partita!

E' buona da morire! Serve poco tempo per farla e questi sono gli ingredienti:

3 uova

150 g di zucchero semolato

caramello cammeo in stick

200 g di panna liquida fresca

una bustina di vanillina

50 g di farina con agente lievitante per dolci

75 g di farina di riso

125 g di cocco disidratato

2 cucchiaini di lievito per dolci

un pizzico di semi di papavero

Mescolare con lo sbattitore le uova con lo zucchero e piano incorporare i tre tipi di farina. Lavorare l'impasto per bene e aggiungere la panna, la vanillina e un cucchiaio di caramello. Lasciare a questo punto a riposo il composto in frigo per 20 minuti, dopodicchè aggiungere il lievito, i semi di papavero e trasferire in una tortiera di 24 cm. Cuocere in forno caldo a 170° per 30-40 minuti. Guarnire a piacere. Io ho utilizzato zucchero a velo, scaglie di mandorla e salsa di lamponi.

Pane pitta dal mio forno


Ho voluto provare, lo confesso, questo splendore tipico delle mie zone, che ho sempre gustato dal forno a legna di molti bravi panificatori calabresi, tentando di realizzarlo nel forno di casa. Ora, fermo restando che occorre mirare per gradi ad un ottimo risultato, devo dire che ciò che sono riuscita ad ottenere non mi ha delusa. Dei panini profumati e gonfi. Simili ad un incrocio tra una ciabatta e una rosetta, che in capitale spopolano i record di vendite! Il librone di ricette ricevuto in dono dal maritozzo comincia a produrre i suoi frutti. E' in esso bene sottolineato che la pasta di questo pane deve esplodere a contatto con il calore del forno , che perciò deve raggiungere minimo i 220° C. Beh, diciamo che per almeno una settimana al coniuge col reflusso non mancheranno gli umori di un pò di pane, giacchè i lieviti nella sua dieta si sono ridotti drasticamente! Queste le dosi per ottenere 9 panini circa :


Per il panetto fermentato


100 g di farina forte (tipo 0)


1/2 cucchiaino di lievito di birra


125 g di acqua tiepidaa 30 gradi C.




Per la pasta


200g di farina bianca 00


250 g di farina bianca forte


40 g di zucchero semolato


200 g di acqua a 22° C.


1 cucchiaino di sale fino




Il panetto lavorarlo alacremente e metterlo a riposo per circa un'ora e 30 minuti, sbattendo il lievito con l'acqua ed aggiungendo la farina, fino ad ottenere una pastella omogenea. In seguito mescolare, per la pasta, l'acqua col panetto, versare tutti gli ingredienti in un a capiente ciotola e impastare fino a ottenere una consistenza morbida e collosa. Coprire e far riposare per 10 minuti. Impastare di nuovo, trascorso questo breve lasso, e far riposare per un'ora in ambiente tiepido. Portare il forno minimo a 220 gradi . Porre dentro una placca (o una pietra ollare) in modo che si scaldi. Sul piano leggermente infarinato dividere la pasta in 9 panetti di circa 100 g ciascuno e fare riposare per altri 15 minuti.A questo punto stendere ogni palla di pasta formando un disco alto circa 5 mm e lasciarlo riposare per altri due minuti. Se disponete di una placca comoda cominciare ad infornare i panetti a tre a tre, disponendoli nella stessa, bollente, e cuocere fino a quando non si saranno gonfiati e appena dorati. Toglierli con attenzione e farli raffreddare su un canovaccio . Consumare subito o congelare una volta freddati.


2 febbraio 2009

Polpette di Melanzane

Dal profondo sud s'intrecciano profumi e sapori, semplici ma d'effetto! Per la raccolta di Le mille e una delizia con grande simpatia!



la foto è prelevata da flickr.com


Sono uno dei cavalli di battaglia in estate a casa mia, quando rientrati dal mare, in genere si friggono e si accompagnano ad un'altrettanto profumata insalata di pomodori.


Ingredienti:


6 melanzane di media grandezza (possibilmente senza semi)


3 cucchiai di parmigiano grattugiato


6 cucchiai di pecorino grattugiato


2 uova


300gr di pan grattato


ciuffo di basilico consistente
aglio a discrezione finemente tritato
sale e pepe quanto basta!




Cuocere le melanzane immergendole a tocchi in acqua bollente per 10-15 min. Una volta cotte strizzarle bene e tritarle al passino. Mettere la crema così ottenuta in una terrina e aggiungere le uova, a piacere 2 spicchi di aglio privato della sua anima, il pan grattato quanto basta ad ottenere un impasto sensibile. Aggiungere il parmigiano, il pecorino, sale, pepe e molto basilico spezzettato. La polpa condita non dovrà risultare troppo morbida, eventualmente aggiungere altro pan grattato. Formare palline rotonde, passarle nel pan grattato e friggere in olio bollente. Gustare caldissime.

Insalata fumè


Fresca e delicata per finire in leggerezza nella raccolta proposta da Pasticci e deliri di una strega in cucina!




2 mele Granny Smith

5 ciuffi di indivia

1 uovo sodo

3 fette di salmone affumicato

2 cucchiai di succo di limone verde

3 cucchiai d'olio d'oliva

1 cucchiaio di senape

2 cucchiai di aneto

2 cucchiai di bacche rosa

sale, pepe macinato


Togliere le foglie esterne e la base di ogni ciuffo d'indivia. Lavarla sotto l'acqua corrente. Tagliare il salmone affumicato a fatte sottili e l'indivia a strisce secondo il senso della lunghezza. Aggiungere il succo del limone verde. Pelare le mele e grattugiale. In una insalitiera, aggiungere il succo di limone rimanente, la senape, il sale e il pepe. Unire l'olio d'oliva e l'uovo sodo. Dividere le strisce d'indivia nei diversi piatti di portata. Aggiungere le mele, poi versare la salsa all'uovo, in ultimo cospargere con aneto e bacche rosa.

A carnevale le Rose fritte devi provare!

Cara Carolina, non potevo dimenticare le ricette di Carnevale: da regalare ed assaporare le Rose fritte t'invito a provare!

Ingredienti:
120 g farina,
3 tuorli,
scorza grattugiata di 1/2 limone,
2 cucchiai di rhum,
olio per friggere,
40 g zucchero vanigliato

Impastare gli ingredienti tranne lo zucchero fino ad ottenere una pasta omogenea. Passare la mano infarinata sulla superficie. Tagliare 3 dischi con la rotella di 3 diverse dimensioni. Praticare sui margini dei dischi 5 taglietti senza arrivare al centro. Sormontare i dischi 3 a 3 da quello di dimensioni maggiori a quello di dimensioni minori attaccandoli solo al centro con dell'albume leggermente sbattuto. Friggere in olio caldo e mettere al centro un bottone di marmellata e cospargere di zucchero vanigliato.

Ragù di farro decorticato pollo e cicoria

Una proposta intrigante, per acquisire nuove conoscenze nel variegato mondo di tutte le minuzie tonde, oblunghe, spezzate, appiattite, cicciute, occhiute e chi più ne ha più ne metta! Cereali, legumi e Co. la fanno da padrone in questa raccolta proposta da Mikamarlez de I pasticci di Memole. Qualche giorno fa, per il pranzo volante del maritozzo, ho preparato questo miscuglio multicolor riuscito e salubre. Mi sono ritrovata in frigo della cicoria lessa, del farro che avevo preparato in ammollo e cotto il giorno stesso, del pollo lesso, della pancetta e la cipolletta dorata salva-soffritti-dell'ultim'ora! Chiaramente ho assemblato il tutto in padella con olio caldo e a sfrigolio avviato garantisco che il sentore di erbette ripassate si sentiva dal primo piano.. e noi abitiamo al quarto! Mikamarlez insomma! La progressione degli inserimenti è stata la seguente:
cipolla e olio evo
pancetta affumicata
cicoria lessa
pollo lesso sfilettato
farro lesso e scolato
goccio di balsamico per chiudere in bellezza lo sfrigolamento
sale e pepe q.b.

Ritira il premio!...


Sesamo&Coriandolo da SARA di Esperimenti e pasticci in cucina !!!!

Oltre a ringraziare di cuore questa nuova amica, vorrei dedicare a tutte le donne che leggeranno questo post il premio, perchè davvero una marcia in più è una nota tipicamente femminile. E non me ne vogliano i signori uomini, ma credo sia proprio un dato di fatto!

Lo giro volentieri a

http://unpizzicottodizucchero.blogspot.com/

http://lacasadibetty.blogspot.com/

http://tomatobasilflavour.blogspot.com/

http://lemilleeunadelizia.blogspot.com/

http://dolcemania.blogspot.com/

chi vuol esser lieto sia!

Crostata L&L

Con questa ricetta partecipo al concorso indetto da Juls Sunday morning in collaborazione con Macchine alimentari




Limone e Lampone, un'accoppiata vincente per una colazione profumata ed energizzante!





Divorata letteralmente in men che non si dica da me, dal maritozzo e da altri amici che hanno gradito smodatamente!





Da ieri è solo un ricordo ... ma il bis è d'obbligo e presto sarà di nuovo in tavola!






Se amate le dolcezze agli agrumi e poi la frolla ... fa per voi!






Ho fatto così:



Per la frolla



250 g d farina per dolci 00 setacciata ( ho usato le Farine Magiche con lievito incorporato)

1 bustina di vanillina
85 g di burro

100 g di zucchero

1 uovo intero + un tuorlo

scorzetta grattugiata di un limone biologico




Togliere il burro dal frigorifero e tenerlo a temperatura ambiente prima di iniziare la lavorazione; grattugiare la buccia del limone (soltanto la parte gialla). Setacciare la farina direttamente sulla spianatoia insieme con la bustina di vanillina e disporla a fontana. Mettervi al centro il burro diviso a pezzetti, lo zucchero, le uova e la buccia grattugiata del limone. Impastare velocemente tutti gli ingredienti, prima con i rebbi di una forchetta e poi con i polpastrelli delle dita. Formare con l’impasto preparato una palla, avvolgerla in un foglio di pellicola trasparente, porla nella parte meno fredda del frigorifero e lasciarla riposare prima di utilizzarla.




Per la farcia:



Crema al limone


2 uova intere e un albume

125 g zucchero
50 g di burro
20 g di fecola di patate

50 g di latte
la scorza e il succo di due limoni biologici


Montare le uova con lo zucchero, aggiungere la fecola, a filo il latte scaldato con la scorza e il succo di limone. Mandare in tegame a fuoco lento fino ad addensare. Aggiungere all'ultimo il burro, mescolare e freddare. La salsa di lampone è quella della Solo Italia già pronta, per decorazioni e condimenti. Dei Pinoli in bustina li trovate già sgusciati in tutti i punti vendita alimentari.



Predisporre una teglia da crostata e stendere la pasta che ha riposato un pochino in frigo. Infornare a 180° per 5 minuti. Tirar fuori dal forno preriscaldato e guarnire con la crema di limone. Come a completare il disegno, con il lampone creare le grate della crostata ed apporvi internamente i pinoli. Mettere in forno per altri 20 minuti precisi ed estrarre a dorotura ultimata. Spolverare a freddo di zucchero a velo. Strepitosa!