25 ottobre 2011

W la pasta mon amour ! e non solo...

Oggi, 25 ottobre, in tutto il mondo si festeggia uno dei piatti simbolo della gastronomia italiana:


l'edizione 2011 del World Pasta Day si svolge infatti a Roma . Come non esser dei fans scatenati di questa meraviglia e potenza della nostra tradizione culinaria ! Non riesco ad immaginare di non poterne mangiare almeno un pò e ben gustosa almeno una volta al giorno. Con i sughi, con le verdure, con i legumi, di semola , di soia, di riso, integrale, di mais, con o senza glutine è un cult a cui è difficile rinunciare. Quindi oggi la semplicità servita e pure riverita: i maltagliati all'uovo con pomodoro e basilico hanno dato lustro alla nostra tavola. Altra cosa divertente e d'ingegno che, vivendo in un modesto quartiere, nuovo e voglioso di stringere sempre affettuosamente rapporti di buon vicinato tra la popolazione ivi residente, in tanti abbiamo partecipato è stato il baratto day. Ognuno,oltre a libri, vestiario usato e molto altro, ha scambiato ricette e godibilissime prove di cucina, in un pomeriggio proficuo e in cui la merenda è stata davvero speciale! Il mio Maxi ciambellone farcito di ricotta all'Artusi e conserva di fichi calabri, è sparito in un baleno! Della ricetta ringrazio vivamente DOLCI RICETTE dal cui blog ho prelevato le dosi e l'impasto veloce e diresa notevole, provato!




e infine per un'altra idea facile e d'effetto come regalo adatto ai miei " fruttaroli " di fiducia , per il primo anno di vita della loro attività qui nel quartiere, tre barattolini di marmellata di pere, mele e cannella dal profumo inebriante e dall'irresistibile stile handmade in toto. Barattoli riciclati, tappi idem , ritagli di stoffa e nastri per decorare, frutta only bio e of course tanta dolcezza! Più ecocompatibili di così!!!


15 settembre 2011

Polenta in verde, tortino di seppie e fagiolini al balsamico







Una cosa che mi piace mangiare in purezza, ma davvero deve sapere di mare ed essere freschissima, è la seppia. Ne ho trovate in offerta al supermercato che di certo non è la pescheria sotto casa, ma in mancanza di meglio e dato che serve comunque ruotare i cibi, all'occorrenza anche del supermercato ci si può fidare!  L'idea  del tortino è balenata appunto perchè non conoscendo la durata del pesce in esposizione prima lo si cucinava bene meglio era. ho seguito inizialmente le istruzioni tratte da qui, ma poi ho continuato alla mia maniera. Dopo aver preparato la seppia come riportato l'ho lasciata freddare insieme agli altri elementi del condimento, raccogliendone quindi dopo qualche ora i pezzetti e le falde, separandoli dal contesto, per  immergerli in una mistura di aceto bianco e vino. Due parti di vino buono, per me un'offida passerina ascolana, bianca e temprata in frigo, per una parte d'aceto doc. Trascorsi 30 minuti circa dall'immersione, ho preparato il mio magico robot, fornito di lame per sminuzzare e ho reso poltiglia i tocchetti di pesce, tirandoli su dall'ammollo. Nel frattempo ho preparato un impasto tipo come da polpetta semplice, formaggio, un uovo, prezzemolo, pangrattato, sale e pepe e vi ho agggiunto il trito di seppia amalgamando bene e aggiungendo tre cucchiai d'acqua per lavorare comodamente a mano il tutto. Una volta terminato con il preparato, ho unto una teglia da forno di olio e adagiato in uno strato unico di circa due cm di spessore la polpetta di seppia, uniformando e livellando bene, prima di aggiungere, sul suolo così ottenuto, il condimento ai capperi e alle olive che era stato ad amalgamarsi bene in padella. Finita questa fase ho infornato a 180 per 10 minuti a forno ventilato per far sì che dorasse la superficie del tortino e lasciato intiepidire in un secondo tempo lontano dal calore. Nel mentre ho preparato una polentina superveloce, di quelle già precotte che si ottengono con 15 minuti in tutto di cottura, e l'ho vestita di una salsa verde fresca e robusta fatta con olio, prezzemolo, aglio, basilico e sale, giunti ad un filo d'acqua. Accostata vicino al tortino ho pensato che avrebbe fatto scena e piatto unico se accompagnata a dei fagiolini teneri e saltati all'aglio, finiti di balsamico e prezzemolo sminuzzato. Un trionfo e una goduria per il maritozzo che inaspettatamente ha esclamato: " Tortino di seppia e polenta"?! Già!     

7 settembre 2011

Basmati leggero e pollo passpartout



Uno sfizio gustare qualcosa di diverso dopo aver visto ricette thailandesi in tv! Ieri dopo tre settimane da quando il nostro frigorifero Whirpool ha deciso di spirare, beh la realtà dei fatti è che avendo avuto un problema elettrico al quadro della cucina saltato il freezer durante la nostra vacanza ... insomma i bacherini hanno fatto festa e si sono impadroniti di tutto quanto sapeva di pollo e carne e pesce e per poco che fosse, distruggendo il mio bell'amico goloso, finalmente abbiamo fatto la prima spesa di rientro. Ho comprato di tutto e mi sono vendicata dell'attesa patita prima che arrivasse RSamsung!Il nuovo frigo! Un idillio a prima vista! Beh, le ricette thailandesi le ho viste su sky e mi hanno talmente contagiato che in soli 40 minuti ho deciso di pranzare con due coscette di pollo, del riso thai e qualche altra cosina di conforto. Ho tagliuzzato le coscette incidendole e messole a scaldare una padella antiaderente dove ho sminuzzato almeno 5spicchid'aglio abbondanti e della paprika forte. Senza aggiunta di altri grassi, ho spezzettato del timo secco, dell'erba cipollina, dell'alloro, unito due chiodi di garofano e appena qualche scaglia di funghi porcini secchi tutto insieme nella padella. Aggiunto 4 mestoli d'acqua calda dopo aver rosolato il pollo e le spezie, ho sforbiciato della lattuga trocadero e pesato circa 70g di riso basmati che dopo circa 25 minuti di cottura alla carne, hanno preso posto insieme al resto in padella. Ora si sa che per cuocere il riso basmati o thai sia ottima  pratica proporzionare acqua o liquido nei termini del doppio peso del cereale, quindi ancora poca acqua e poi un largo coperchio a sigillare per finire la cottura in modo appropriato, cioè senza smuovere il tegame o il suo contenuto. Circa 12 minuti più tardi ho scoperchiato la pentola e un delirio olfattivo mi ha confuso per qualche istante. Ho atteso che ancora un attimo e il riso facesse una stupenda crosticina dorata, irrorato con un giro d'olio d'oliva crudo e divorato e assaporato con l'idea di darne conoscenza ghiotta e gioiosa anche a quanti di voi vorranno provarne una replica! 

27 maggio 2011

Non di sola pasta: tris di primi alternativi, polpette di spigola al saraceno e torta alla birra...senza birra!










I noodles altro non sono che un’ orientale e antica versione degli spaghetti ! Ce ne sono di diversi tipi e qualità, di riso, miglio, frumento, patate e numerosi altri, ma quelli che ho voluto provare sono d’origine coreana meglio conosciuti come soba. Devo dire che l’impasto di farina di grano saraceno, acqua e sale non mi ha soddisfatto in pieno. La farina di saraceno è un concentrato di minerali e forse la mia farina non era particolarmente raffinata e il gusto eccessivamente” ferroso”, non ha ben legato con un sugo semplicissimo di pomodoro e basilico. La resa non è stata entusiasmante, ma è stato divertente mettere l’impasto leggermente inumidito nello schiacciapatate per ottenere i filati cicciutelli. Però si sa che la cucina è fatta di prove su prove e di certo tenterò di migliorare la ricetta, studiando alternative. Altra cosa invece è avere i chicchi di saraceno cotti a disposizione e legarli a un uovo, un cucchiaio di parmigiano, la polpa di una spigola cotta al sale della buccia di limone gratt e dello zafferano. Qualche foglia di prezzemolo tritata a dovere con una punta d’aglio hanno rifinito l’impasto, da cui ho ricavato delle magnifiche polpette ultimate all’olio d’oliva e ripassate nel pangrattato, per poi finire in forno. Venti minuti e la cucina profumava di tanta grazia! Un’altra prova questa volta ben riuscita è stata quella degli GNUDI agli spinaci. Deliziosi! Basta amalgamare 200 g circa di ricotta a un uovo, un po’ di parmigiano, degli spinaci lessi e sminuzzati, un pizzico di noce moscata sale e pepe Q.b. e fatti a chenelle tuffarli in acqua salata bollente. Velocissimi e gustosi, specie se serviti sopra una purea di broccolo romanesco ripassato con aglio, olio e peperoncino a cui avremo aggiunto della pancetta dolce a dadini…da leccarsi i baffi! E non potevamo chiudere se non con un dolce davvero improbabile fintanto che … non lo si prova! L’ho realizzato dopo aver seguito la ricetta di Laura Ravaioli “precisina” sul gambero rosso, naturalmente apportando delle modifiche sulla ase delle mie necssità. Sì, insomma, alleggerendo un po’ qua e un po’ là. Le farine le ho usate integrali miste ad una lievitante. Farro, segale, avena, frumento integrale e farina magica per dolci. Per le dosi ho un brutto vizio … se non ricordo, andare ad occhio! E quindi vi dirò che ho usato 330g di farine circa, poco burro 50g e olio di girasole misurato in mezzo vasetto di yogurt, uno yogurt ai cereali e al cocco, due uova, dell’uvetta ammollata, zenzero grattugiato al momento q.b., idem con la scorza di un limone bio, una mistura polverizzata di pimento, cannella, chiodi di garofano, finocchio, peperoncino e noce moscata , in tutto mezzo cucchiaino da caffè, un pizzico di bicarbonato e mezza bustina di lievito per dolci. Unico grosso problema: mi mancava la birra d’aggiungere e allora l’ho sostituita con del semplice latte, un bicchiere circa. Lo so , ho realizzato una torta alla birra senza birra, ma serviva scura e davvero non potevo neppure andarla a comprare … devo dire che la torta non ci è parso ne abbia comunque risentito … era superba! L’ho decorata con granella di zucchero e come vedete è sparita in men che non si dica nelle fauci predatrici di maritozzo e amici! Dimenticavo che al posto dello zucchero ho usato per insaporirlo 150 g. di fruttosio e 25g di zucchero di canna misti. Il procedimento invece è ben spiegato qui … mi sono un tantino impigrita con la scrittura e perciò … fate vobis! L’ultimo piatto è invece dedicato agli amanti dell’orzotto: fave fresche, tanto cipollotto tritato, un filo d’olio buono, una quantità doverosa di fagiolini tagliati a piccoli riquadri e orzo bastevole per due tre persone. Senza alcun affanno ho infilato tutto nella pentola a pressione, partito come un risotto e finito di cuocere in soli 30 minuti. Facile e notevole il risultato!



PS. Segnalo un problema alla comunità blogger: non riesco a visionare i miei lettori fissi e non riesco neppure a vedere quelli degli altri colleghi bloggers. Pare sia un problema comune e spero che presto tutto si possa ristabilire.

5 marzo 2011

Io, me e le mie ricette!






Pesce persico di verde vestito




Flan di broccolo romanesco in giallo curcuma




Mela golden "cotta e mangiata"


Il persico quando è non spesso oltre un dito e rosato mi piace prepararlo al forno e che abbia una buona crosticina. Il pesce diciamo "panato" trovo che in molti casi risolva brillantemente un pranzo o una cena informale e che si vuole arricchire di profumi. Visto che nella mia cucina spesso avrete incontrato ricette con tale risultato eccovene ancora una da annoverare tra quelli ben riuscite:




un filetto di persico grande e adeguato a 4 porzioni

un mazzetto di rucola

una manciata di pinoli sgusciati

4 cucchiaini di parmigiano

uno spicchio d'aglio

olio extra 2 cucchiai

mezzo vasetto di yogurt naturale

sale e pepe q.b.



pangrattato profumato alle tre erbe prezzemolo, salvia, rosmarino


gocce di limone



una pirofila da forno unta con un filo d'olio d'oliva


con i primi sette elementi preparare un pesto molto fine, quasi una crema con la quale cospargere la parte superiore del pesce . Riporre poi il filetto nella pirofila unta e spolverata col pangrattato. Aggiungere, al suolo di superficie verde, a pioggia ancora un tanto di pangrattato profumato, olio un giro, gocce copiose di limone e magari della buccia grattuggiata dello stesso se biologico. Infornare a forno ventilato 180° per 30 minuti circa. Il tempo dipende dalla doratura e dallo spessore del pesce. A metà cottura dividere in 4 parti e irrorare con un filo d'acqua al bisogno , per evitare che la crosticina si attacchi al fondo pirofila o si bruciacchi.




Il broccolo romanesco lo adoro! E' bello, è buono, fa bene e cuoce in fretta! Solo 5 minuti in pentola a pressione con acqua e sale dopo averlo lavato e diviso in cimette. Quando voglio servirlo in piatto unico, magari per cena, lo preparo così:




per due/quattro persone un broccolo lessato

mezza confezione di panna da cucina

una punta di curcumina

due uova intere

1 cucchiaio di parmigiano gratt

noce moscata un pizzico

olio evo un giro e poco più

sale q.b.

latte un bicchiere medio

la solita pirofila unta


In forno ben caldo, sempre ventilato per guadagnar tempo, riporre la pirofila col broccolo sbollentato in acqua salata e ridotto a poltiglia multiforme, coperto dalle uova sbattute col resto degli ingredienti. Facile, no? Sentirete come si proporrà al palato e risulterà leggero e gustoso.


Nel frattempo, dopo aver detorsolato e lavato a dovere delle mele golden belle farinose, mettete pure loro in uno stampo da plumcake con solo un filo d'acqua a cuocere, al primo ripiano del forno che si stava riscaldando per accogliere il flan. Quando la buccia si sarà disfatta impiattarle e irrorarle con il succo di un' arancia diviso due mele, il restante mezzo barattolo di yogurt magro di cui sopra, unito ad un velo di zucchero di canna ( per me stevia un pizzico) , l'acqua di cottura delle mele, che tirata avrà concentrato il gusto della frutta e qualche goccia di glassa d'aceto Ponti o simili. Sostituisce degnamente un dessert, strizza l'occhio alla linea e conclude egregiamente un qualsiasi piacevole convivio!



26 febbraio 2011

Ricomincio da tre: plumcake salato, bugie di carnevale and cake White eggs and lemon!














Arieccomi! Dopo tanto lesinare torno alla carica con tre ricettine buone, veloci e facili facili! E' vero che non si vive di sola dieta insomma. Ho perso in 4 mesi 13 kg, ho mangiato in modo alternativo e misurato ed ho scoperto che il fascino della cucina non molla neppure quando tanti imperativi s'impongono e controllarsi è d'obbligo. Ci si può comunque concedere di tanto in tanto uno "svago" all'altezza e il gioco è fatto! Qualche accorgimento adeguato, porzioni ridotte e tanto amore e colore aiutano a non deprimere i piatti e se stessi!



Ma bando alle ciance e procediamo con le ricette!


La prima è una tortina salata che può diventare una cena valida e completa se la si coniuga ad una bella insalata o ad un passato di verdure senza patate e legumi. Tre fette a porzione anche completate da 60g di affettato magro direi sono la quantità adeguata. La ricetta l'ho trovato sul sito di Misya e rivista alla mia maniera.



3 uova intere

300 g. di farina 00 ( per me 200 integrale Lo Conte con lievito, e il resto di 00 normale)

125 g di latte ( per me uno yogurt naturale e due cucchiai di latte)

70 ml olio di semi

150 g di pancetta dolce a dadini

60 g di scamorza dolce a dadini ( o altro formaggio a pasta filata alternativo, a gusto)

70g di grana gratt

1 bustina di lievito istantaneo

sale e pepe



Cominciare a sbattere le uova fino a renderle spumose quindi unire il latte e l'olio a filo. Aggiungere a questo punto farina , lievito e sale. Amalgamare con una frusta a media velocità fino ad ottenere un composto morbido e omogeneo. Unire i salumi e il formaggio scelto fatto a dadini facendo prendere aria all'impasto e cioè girando i due elementi dal basso verso l'alto per uniformarli. Quando tutto sarà ben incorporato, imburrare uno stampo da plumcake o uno a ciambella da 24 cm, versarvi dentro e livellare spolverizzando di grana tutto il morbido amalgama ottenuto.. In forno caldo a 180° per circa 40 minuti. Gustarlo tiepido.

Le Bugie di carnevale alla fine sono simili alle frappe tipiche di questo periodo , ma possono essere sfogliate un tantino più spesse e poi anche intinte nel miele sciolto o nel cioccolato invece che spolverizzate del classico zucchero avelo. A me è piaciuto servirle tradizionalmente, e con i residui d'impasto fare una prova di fagottini al forno ripieni di marmellata che per la colazione sono meravigliosi e golosissimi!



500 g di farina 00
4-5 tuorli d'uovo
50g di zucchero
125g di panna montata per dolci
1 bustina di vaniglia
1 cucchiaino di lievito
la buccia gratt di un piccolo limone biologico
2 cucchiai di vino bianco
mezzo bicchierino di liquore secco ( per me Metaxà cipriota)

Impastare tutti gli ingredienti unendo ai secchi i liquidi e la panna montata fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo da far riposare per circa 20 minuti prima di lavorarlo. Stenderlo poi con mattarello o nonna papera a lasagna , tagliare a strisce e friggere in abbondante olio di semi caldo. A freddo guarnire con zucchero a velo, miele o ciccolato sciolto. Una bontà autentica!



Per finire una tortina, che serve al recupero degli albumi prima messi da parte dal precedente impasto e che io ho ribattezzato White eggs and lemon.


180 g di farina lievita Lo Conte integrale
180 g di farina magica lievita Lo Conte
40g di farina di Kamut biologica
150 g di fruttosio
mezza bustina di lievito
90g di olio di semi
un bicchiere di latte
buccia e succo di mezzo limone bio
5 albumi da montare a neve
semi di papavero ( facoltativi)

a parte mescolare in una ciotola piccola:
4 cucchiai da cucina di ricotta di mucca con due cucchiai di panna montata. Unire 30 g di zucchero di canna, due cucchiaini di mandorle in scaglie e tre di gocce di cioccolato fondente. La buccia gratt di un piccolo limone bio.

Mettere insieme in una fondina le farine miste al lievito e il fruttosio. Amalgamarle e unire poi il composto alla ricotta, il latte e l'olio di semi quindi sbattere bene fino ad ottenere un impasto elastico a cui in finale aggiungeremo il succo di mezzo limone bio. A parte montare a neve gli albumi e unirli al solito girando dal basso verso l'alto con un mestolo di legno come ultimo ingrediente. Imburrare e infarinare un tegame da 24-26 cm , preparare il forno caldo a 180° e una volta inserito ivi il composto spolverizzare la superficie con semi di papavero. Infornare e dopo 45 minuti il gioco è fatto! Una torta morbidissima, profumata al limone e appena colorata di cioccolato. Spolverizzate di zucchero a velo o guanitela come più vi piace. Se non ci diverte un pò che gusto c'è! Buon sabato a tutti e piacevole pomeriggio!


Ciao ciao.