29 settembre 2009

Salmone arruscatiello



Al punto giusto insomma!


4 fette di salmone

bacche di pepe rosa e pochi semi di sesamo

rosmarino

uno spicchio d'aglio

olio evo

poca farina

sale


Ho appena velato di farina le fette su ambo i lati, predisposto olio, aglio e rosmarino in una padella, sparso i granellini e i semi a pioggia, adagiato in tegame e fatto andare a fuoco brioso per circa 15 minuti. Le fette erano spesse, sicchè! Il risultato è stata la graziosa crosticina di cui in foto potete visionare l'effetto. Quanto al gusto...vi lascio immaginare! La cottura sarebbe stata più dolce se l'avesse curata il forno, ma datosi che stava già impegnato, anche i fornelli gli hanno fatto far bella figura! Insalata cappuccina e rughetta l'aspettavan con limone in poloposition sulla tavola.

28 settembre 2009

Cous cous di farro e verdure con pancetta croccante + raccolta


Provato e approvato! Avevo comprato questo prodotto bio, il cous cous di farro, qualche tempo fa in un'azienda agricola dove ci siamo trovati col maritozzo, per una ricorrenza lieta e festante. Non disponendo che di sedano, cipolla rossa, pancetta tesa e una confezione di minestrone senza patate e legumi, ho pensato a come fare per trasformarle in un buon piatto unico. Detto fatto: ho messo su il minestrone nella cara pentola a pressione; ho rosolato la pancetta tagliata fine in padella con il sedano e la cipolla rossa a rondelle e l'olio extra, immancabile e fido; ho sbollentato e sgranato con una forchetta dopo appena 5 minuti di cottura, una parte di cous cous con due parti d'acqua e un pizzico di dado vegetale, lasciato coperto a freddare e ad assorbire il liquido per qualche altro minuto. Spento a dieci minuti dal fischio la pentola cuochina, scolato le verdure le ho ripassate con il resto del ragù verde in padella, tinteggiando di rosso con pochi pomodori datterini fatti a spicchi. Servito sul cous cous tiepido le verdure ed elargito in tavola il felice risultato.



P.s. Ciccia Pasticcia ha inagurato una bella iniziativa a base del sommo cereale: sua maestà il riso! Desidero accoglire la sua iniziativa e partecipare alla raccolta





con la ricettina di un piatto postato in foto soltanto qualche tempo fa

Riso venere al fumo di salmone funghi e peperone giallo.

Pulire e saltare in padella funghi Champignon affettati, poca cipolla bianca tritata, uno spicchio d'aglio, un filo d'olio evo e tocchetti di peperone giallo. Lasciare andare a fuoco dolce per 15 minuti le verdure, coperte con solo un'aggiunta d'acqua calda, un pizzico di sale e pochi grani di pimento. Fare ritirare il sughetto e mettere da parte a riposo. In pentola a pressione tostare il riso venere con cipolla dorata e olio, un'aggiunta di dado vegetale e il doppio del riso d'acqua, la proporzione garantirà la giusta cottura e l'apporto di umidità necessario a tirar fuori l'amido dal cereale. Dopo circa trenta minuti trascorsi dal fischio della valvola, spegnere il fuoco e, scaricato il vapore aprire la pentola, assicurarsi che tutta l'acqua sia stata assorbita dai chicchi e quindi mantecare il riso con della panna al salmone, qualche cucchiaio, il sugo di peperoni e funghi, un cucchiaio di parmigiano grattuggiato fresco e a piacimento un pò di prezzemolo tritato. Servire in tavola magari sotto forma di piccolo sformato monoporzione, ottenuto con stampini d'alluminio preposti.

23 settembre 2009

Bassa e dolce




Ecco un dolcetto veloce e di facile realizzazione! Ieri ho trovato dei biscotti tipo oro saiwa da recuperare, inoltre anche la cognata aveva sfoggiato biscottini al burro i cui ultimi resti sono andati a confluire nella realizzazione. Avevo proprio voglia di triturare qualcosa! Ho infatti macerato i biscotti nel robot da cucina, poco più di 200 g., unendoli a 75 g di burro fuso e 4 cucchiaini di miele millefiori. La ricetta base è stata quella per cheesecake di DULCIS IN FURNO alla quale ho poi aggiunto una crema cotta trovata su Cucinare bene di ottobre, semplice crema pasticcera rivisitata, e delle pesche gialle frullate.




la base per 700 ml di crema:


500 ml di latte


3 uova intere


60g. di burro fuso tiepido


100 g di zucchero


150 g di farina


un bicchierino di liquore all'arancia ( io al bergamotto!)


un pizzico di sale fino



Portare a temperatura di bollore il latte lasciandolo poi da parte. Far sciogliere il burro e intanto sgusciare le uova in una ciotola. Montarli con lo zucchero e incorporare la farina a pioggia con un pizzico di sale fino sempre continuando a mescolare. Aggiungere il burro e amalgamare bene. Versare il liquore e il latte da ultimo sempre mescolando il tutto. Far addensare sul fuoco la crema ottenuta per appena 5 minuti. Io durante quest'ultima fase ho frullato con un altro goccino di latte la polpa di due belle pesche nettarine e mixato alla preparazione fino a termine cottura.



Freddato appena sia la base che la crema le ho poi sovrapposte e ultimato con scaglie di mandorla, codette al cioccolato e tocchetti di confettura alla ciliegia. Anche una guarnizione di frutta fresca e limone ci sarebbe stata bene, ma bisognerà pure riproporla e si può sempre variare stile, sennò che gusto c'è?!


Con questo dessert partecipo alla raccolta di Betty e Polepole, per un invito a cena davvero stuzzicante!



15 settembre 2009

Seppia cicciuta tanto piaciuta!





Buona e saporita! La prima volta che il mio forno-amico ricomincia a coccolarci! Si è finalmente abbassata la temperatura e così oggi, grazie a pesce di prima qualità e rinnovata voglia di stare ai fornelli, ho sorpreso il maritozzo con un piatto unico da manuale! Finalmente è stato a casa, per il pranzo, un giorno feriale e quindi mi sono sbizzarrita! Grandiosi cefalopodi di considerevole peso e forma mi hanno dato l'impressione che ricomposti in un morbido e candido involucro sarebbero stati il contenitore ideale di un ripieno diverso e in verde. Così ho pulito, lavato e sezionato in due parti le seppie: da un lato le sacche contenitrici e dall'altro i tentacoli. Ho messo a scottare, in acqua bollente, 10 zucchine di piccola taglia divise a metà, per il verso della lunghezza. Nel frattempo ho spezzettato una frisella di pane casereccio nel robot da cucina, atteso di umettarla con le zucchine cotte cinque minuti e scolate, rinforzato il tutto con 4 fette di pancarrè, un filo d'olio extra, sale&pepe, prezzemolo, una punta d'aglio, poco grana spolverato e via a doppia velocità! Qualche secondo e l'impasto l'ho versato in una scodella dove ho aggiunto una manciata di uva passa ammollata e strizzata, della radice di zenzero fresco tritata fine, un piccolo mestolo dell'acqua di cottura delle zucchine. Con tale ripieno ho riempito le sacche di seppia, richiudedole poi con degli stuzzicadenti. Nel frattempo che lasciavo a riposare intinti d'olio i rotoli di pesce, ho preso i tentacoli, li ho fatti a dadini e messi su in padella con olio, aglio, pomodoro fresco a pezzetti, un goccio di vino bianco, e la rimanenza del trito verde in avanzo al ripieno, profumando tutto con un pizzico di origano. Appena 5 minuti e, allungando il sugo con ancora una parte dell'acqua di cottura delle zucchine, ho infornato, aggiungendo al brodo le sacche ripiene, a 200 gradi per 15 minuti. Poi ho fatto andare a 180 per altri 35 minuti circa. Il risultato lo potete vedere nelle foto sovrastanti, ma del profumo cosa dire? ... Posso solo descriverlo: penetrante e mediterraneo! Di mare e sud!

9 settembre 2009

Colazione sprint e prima di tortiglioni saporiti

Mi concedo una pausa muy sabrosa esta magnana e saluto tutte le donne a cui oggi e domani è dedicato il G8 delle donne che è certamente una proposta interessante da cui auspichiamo possa nascere del buono e del giusto. Un pò di luce su tante ombre che rendono difficile la convivenza civile in un mondo un tantino alla deriva rappresenta una flebile luce, ma pur sempre un bagliore nella notte. E così la colazione è stata energetica e odorosa con aromi di bergamotto, una marmellata speciale, note di gelsomino, nel the prodotto da altro-mercato, uva italia dolce come il miele, e un caffè alla cannella girato con zucchero di canna. Basta poco, che ce vò, e la giornata ti sorride! In quanto ai tortiglioni, sono stati improvvisati al momento, visto che per cambiare, mi toccava tanto da fare al pomeriggio del venerdì scorso e o così o ciccia! Avevo piccole zucchine fresche a disposizione, dei magnifici fiorilli della medesima pianta e delle alici sott'olio da terminare. Per cui, aglio tagliato fine e peperoncino per il soffritto istantaneo, un paio di alici sfilettate subito immerse, le zucchine tagliate a julienne e aggiunte dopo un minuto dallo sfaldamento dei pescetti, rimestata veloce e dopo circa dieci minuti a polvere i fiorilli e del basilico spezzettati entrambi a mano. Il tempo che i tortiglioni cuocessero, poco sale, che le alici ne hanno di proprio, e servito piatto fumante con contorno di un filo d'olio a crudo per esaltare il condimento. Da leccarsi i baffi! Parola del mio gattone Zigulì che si è scodellato gli avanzi!




1 settembre 2009

E tutto è bene ciò che finisce bene!



Ancora un'altra estate trascorsa e depositata nel novero dell'archivio della vita. Sole, mare e voglia d' assoluto relax ci hanno accompagnato, per il tempo appena sufficiente a raccattarci e rimetterci in sesto, prima di riaffrontare la giostra annuale del lavoro e della routine quotidiana in capitale. Non avevo nessuna propensione a disfare le valigie, non avevo necessità di spulciare internet (piccola bugia! Mi siete mancati tutti!), ancora non mi sento di caricare i panni in lavatrice, solo i fornelli pure poco attraenti , per via del gran caldo, sono apparsi unico richiamo alla civiltà e al bisogno necessario a rinvenire corpo e spirito. Così, ovvio che il primo del rientro fosse dedicato più che mai ai prodotti tipici e di alta qualità che la mia terra sa regalare. I fragranti sentori che si sono sprigionati durante la breve preparazione sono stati consolatorii e pregni di un umore gradevole, atto a risollevare con amore e passione le sorti di un rientro malinconico. Ho acquistato, nei momenti che anticipavano la partenza, cipolle rosse di Tropea, dolci e polpose, carciofi arrostiti sott'olio, irresistibili per una golosa consumatrice, funghi porcini secchi di Cardinale, paese provvido di tali delizie e dei bucatini fatti di grano duro e tirati al momento al Panificio Albanese di a Marina di Gioiosa J., dove la qualità si concretizza nei prodotti ancorati alla tradizione di una sapienza decennale impastata di sacrificio e duro lavoro. Poteva mancare la bomba nduja al peperoncino vivificante? Assolutamente noooo!!! E perciò giù con un'intera caterva di altre conserve e preparati e sughi e stagionati, per chiudere con note dolci, gli amaretti inimitabili e divini di un'antica pasticceria, sempre del territorio. Potevamo non gustarli durante il viaggio? Hanno addolcito le code in autostrada e la fiacca d'agosto! Le rustiche coccole del primo piatto nella mia solita cucina, hanno poi contentato il pranzo della Domenica di cui vi partecipo qui foto e ricetta:


Per 2
Una cipolla rossa di Tropea

Funghi porcini secchi 150 g

Carciofi arrostiti sott'olio 8 mezzi cuori di numero

Tre cucchiaini di Nduja

Basilico
olio extra

sale e pepe q.b.


Soffriggere la cipolla tagliata a rondelle velate con olio e nduja. Ammollare i funghi in acqua tiepida e una volta rinvenuti unirli al soffritto. Da ultimo i carciofi scolati, spezzettati e conditi con abbondante basilico fresco, salteranno in padella insieme al resto e ad un filo d'acqua. Sale, pepe, dieci minuti di cottura al massimo e il sugo sarà pronto.

Nel frattempo preparate i bucatini freschi e scolateli appena più che al dente, per ripassarli un momento dopo nella salsa fumante e briosa! Servite e godetevi lo spettacolo accompagnati da un buon rosso, fresco e accattivante preludio di un'autunno che ci aspetta dietro l'angolo!