1 dicembre 2010

Sformato soffice dolce - amaro





Primi freddi, voglia di pasticciare in cucina e regalarsi qualche piccola novità da presentare magari anche in tavola, per le prossime feste. Non solo piatti tradizionali e saporiti, ma anche delicatezze morbide e gustose. Questa, nata da un sodalizio tra carciofo e topinambur , è davvero deliziosa … provare per credere!



Occorrente :

8 carciofi medio grandi
700 g. circa di topinambur
4 cucchiai di farina integrale
1 cucchiaio d’olio evo extra
1 nocciola di burro
1 uovo
mezzo bicchiere di latte parz. screm.
2 cucchiai di parmigiano gratt.
pancetta arrotolata 4 fette spessine
100 g di ricotta magra
prezzemolo
sale
peperoncino un pizzico ( facoltativo)
una spolverata di pangrattato
3 cucchiai di carote filate a julienne

Cominciate a pulire i carciofi e dividerli in due parti comprensive dell’ultimo taglio di gambo. Preparate una capiente pentola a pressione e fateli andare in acqua acidulata al limone e salata, per 10 minuti circa. Scolateli una volta pronti e metteteli da parte. Stesso procedimento per i topinambur. Una spazzolata sotto acqua corrente e poi un tuffo a pressione, per i soliti 10 minuti. Una volta pronti i tuberi, privandoli della buccia, schiacciateli e riduceteli in purea. Aggiungete alla stessa ancora calda, olio burro, sale, farina, prezzemolo, peperoncino, pancetta a tocchetti, il parmigiano, l'uovo la ricotta e il mezzo bicchiere di latte. A questo punto grattugiate una carotona o due a julienne. Infarinate con pangrattato e un filo d’olio una teglia capiente. Sul letto di pangrattato cominciate a disporre i carciofi lessati e una volta riempita la teglia procedete a ricoprire con un filo d’olio, la purea elaborata e spolverate in finale con le carote a julienne e ancora una manciata di parmigiano. Infornate a 180 gradi per 15 minuti e gratinate per ulteriori 5 minuti. Sfornate e servite con tanti sorrisi! Sentirete che gusto!

28 novembre 2010

I miei menù


Tutto ok nonostante la dieta! Bisogna rinunciare a tante cosucce, ma in compenso decisamente si mangia meglio e forse anche più vario! Ho scoperto che un salutare aiuto arriverebbe se sulle nostre tavole imparassimo a fare intercultura alimentare. Molti dei problemi legati agli eccessi tipici del nostro tempo si annullerebbero se tornassimo a fare tante prove casalinghe delle specialità d'ogni dove. Non è difficile provare a fare pane, pizza, pasta e altro studiando un pò di alternative. Amore, impegno e fantasia potrebbero condire il tutto e regalarci piacevoli momenti di ritrovata condivisione familiare da gestire con parenti e amici. Sapevate ad esempio che si può fare di realizzare i popovers, o dolcini, senza lievito? Con le farine integrali, la stevia al posto dello zucchero e la marmellata non addizionata sono una merenda sfiziosa e delicata se accompagnata da un buon the. Con la yuca o manioca, un tubero comune da trovare ormai nelle migliori frutterie, si possono realizzare simil -pizze e panini profumati coadiuvando con cremortartaro e bicarbonato la lievitazione e sposando, laddove possibile, sempre alle migliori farine macinate a pietra una purea di questa radice nutriente e priva di glutine. Anche tipi di alternative al pane fanno la differenza: arepas, tacos, piadine indiane senza lieviti e chi più ne ha più ne metta! Per migliorare l'assorbimento degli zuccheri e tenere a bada la glicemia basterebbe introdurre spesso l'uso di topinambur o carciofo di gerusalemme, nelle nostre insalate o negli sformati e nelle zuppe. Anche uno zucchero alternativo si ricava proprio dall'uso di questa meraviglia della natura. La cioccolata fondente si può gustare di tanto in tanto se realizzata con zucchero di canna invece che semolato. La frutta si può profumare e cuocere in una soluzione deliziosa di cannella, chiodi di garofano, zenzero, semi di anice stellato e scorza di limone, da servire con un trito di mentuccia fresca come dessert. Coperta da carta forno mantiene vitamine e zuccheri propri. Una carta per cucinare che potrebbe servire, ma non si reperisce facilmente, è la carta patapar, completamente naturale ed ecocompatibile. Le spezie e i semi che arrivano dall'oriente facilitano la digestione e condiscono a meraviglia ricette vegetariane che per nulla fanno rimpiangere la carne e i suoi derivati. E poi la base della dieta mediterranea tipo non tradisce mai le aspettative di sanità ed equilibrio, ma rinvigorisce e facilita la nostra tenuta salutista: olio d'oliva extra, fior di sale dei nostri mari, gli agrumi per condire e da gustare proprio ora che la stagione comincia a regalarcene di splendidi, la frutta secca da centellinare, ma guai a farla mancare in tavola, i legumi, i cereali integrali, la frutta e la verdura da sposare a fantastici primi piatti di pasta goduriosa e onnipresente nella cucina italiana. Rilevanti i metodi di cottura che dovrebbero essere spesso al vapore, al forno, barbecue, cruditè e cmq veloci per salvaguardare gli agenti nutrizionali di ciacun alimento. Non si finisce davvero mai d'imparare, e soprattutto in cucina quanto c'è da scoprire! Basta armarsi di pazienza, tempo e dedizione. In fondo è tutta salute e ne vale la pena, non vi pare?!

13 novembre 2010

14 Novembre giornata di lotta al Diabete



Il diabete è una brutta bestia! Uno dei piaceri della vita, la dolcezza, a volte si trasforma in un assassino silente e asintomatico, per questo conoscere il cibo e usarlo per difendere la nostra salute è un importante sistema di prevenzione. Informarsi è quanto di meglio si possa fare, scoprire che mangiar sano allunga la vita un dovere a cui tutti dovremmo assoggettarci. Insegnarlo ai nostri figli è fondamentale, per garantire un futuro a loro e non alla malattia.


14 ottobre 2010

Il Dhokla indiano come la nostra farinata di ceci

da Table Conversation.com
Beh, chi ha letto il post precedente e sa delle ristrettezze alimentari in cui verso, ben comprenderà che cercare delle soluzioni plausibili ad un'alimentazione alternativa è il minimo mi possa inventare in questo caso! Per cui sto approcciando alla cucina indiana veramente tipica e ricca di piatti a base di verdure assolutamente prelibati e nutrienti . Ancora per questo mese non potrò sperimentare, ma per il prossimo mi porto avanti col lavoro! Prometto proverò a fare questo piatto davvero simile alla nostra farinata di ceci che si chiama DHOKLA ed ha origine nella regione del Gujarat, in India occidentale. Una farinata strepitosa fatta da Viv sul suo meraviglioso blog mi ha ispirato ed ecco la ricetta che mi accingerò a riprodurre non appena possibile:


servirà mescolare della farina di ceci con un frullato di yogurt misto a succo di limone, zenzero fresco, peperoncino verde, aglio e un cucchiao di zucchero di canna . Un pizzico di sale ed uno di curcuma, per dare colore, e via al rimescolamento con spatolina morbida a mano e velocemente in una ciotola comoda e non troppo grande. Per le dosi andate ad occhio. Una giusta consistenza e morbidezza saranno il segnale. Si aggiungerà a questo punto per far lievitare l'impasto un cucchiaio di sale di frutta (ENO FRUIT SALT) che darà al Dhokla una consistenza leggera e soffice. Pochi minuti occorreranno a che si formino delle bollicine che indicheranno l'avvenuta lievitazione e a quel punto trasferiremo in un tegame (preferibile se rotondo) a cuocere a vapore questa deliziosa tortina, per circa 20 minuti. Nel frattempo che la preparazione cuoce, in una padella a parte si preparerà una riduzione sciroppata di olio di semi, semi di mostarda, foglie di curry zucchero e acqua in parti uguali. Si chiama tarka, una sorta di soffritto di spezie che si usa come rinforzo a cibi delicati a base di verdura e legumi, ma anche di pesce e carne. Pronta la tortina la si guarnirà con l'intingolo profumato e la si offrirà in tavola calda o tiepida. Sembra facile ... chi si cimenta e poi mi racconta....? dovrò attendere , ma son certa sarà un delizioso antipasto alternativo da proporre ... sarà divertente provarlo!

8 ottobre 2010

DIETA, DIETA E ANCORA DIETA!!!

1200 calorie al giorno...e se bevessi soltanto non sarebbe meglio? Per salute e non solo per bellezza, s'intende!

Niente pane, niente lieviti in generale, no legumi, per un mese, poca pasta integrale, no latticini, poche uova, no solanacee, ergo niente patate, no a carote zucca e alimenti in generale arancioni tranne le arance.

Pillolette prima e post pasti. Almeno 2/3 l di acqua al giorno e un pò di movimento ( che male non fa mai!)

Unica concessione dolce due volte a settimana un gelato di frutta.

Niente zuccheri complessi ( in realtà niente zuccheri), alcolici, caffè poco, cotture leggere e sale ovviamente q.b. Una provocazione salutista un pò troppo spinta, per chi guarda i fornelli e sogna di poter nuovamente presto impastrocchiare...!!! Non riesco a postare nulla di ciò che preparo ... eppure mi sembra una bella sfida, per indurmi a scoprire altre possibilità ... la cucina offre innumerevoli soluzioni e per questo l'adoro! Non esiste la parola impossibile o almeno conto sia così! Benvenute a proposte di ricettine leggere, a base di cereali integrali, farine integrali, salsine con olio d'oliva per condimenti a crudo alternativi, carni bianche, pesce, frutta e verdura a foglia verde in quantità. Minestroni e ortaggi light (zucchine, funghi, fagiolini, cetrioli, finocchi , pomodori maturi, ecc ) pur comunque arricchiti di spezie, erbe aromatiche e profumi di qualsiasi genere.

Giornata tipo

latte parzialm scremato e fette biscottate integrali ( concesso zucchero di canna o stevia per dolcificare)

Pasta/cereali o minestrone light
Pesce/carne bianca o un uovo
Verdura leggera
Un frutto


cena simile al pranzo

compresi altri due spuntini oltre i pasti principali di frutta ed eventualmente yogurt e succhi senza zucchero. Tisane a go go ! ...

Mi aiutate a resistere ?!

22 settembre 2010

La stevia, una dolce scoperta!


Ho scoperto, e provato, questa meravigliosa risorsa naturale:
la
STEVIA REBAUDIANA BERTONI.


E' una pianta perenne della famiglia dei crisantemi che cresce in piccoli cespugli su terreni sabbiosi ed in montagna.
E' originaria di una zona a cavallo del confine tra il Paraguay ed il Brasile ed in piena maturazione raggiunge gli 80 cm di altezza. Ha foglie verdi di forma oblunga con il bordo leggermente seghettato e fiori molto piccoli di colore bianco.
Conosciuta già nell'antichità da alcune tribù d'Indiani del Sud America che la utilizzavano abitualmente per dolcificare bevande e alimenti deve la sua diffusione a un botanico italiano, Santiago Bertoni che ne studiò le caratteristiche e i possibili usi. La polvere dolcifica circa 20 volte in più dello zucchero senza gli effetti collaterali dello stesso, e può essere aggiunta sia alle bevande che agli alimenti.


Vorrei che anche quanti di voi necessitano di essere sempre informati sulle ricadute di una vita più sana e naturale possibile leggessero e si documentassero sui prodigi e le virtù di questa piantina antichissima e preziosa!

Buona ricerca, buona lettura e tanta salute!

16 settembre 2010

Nontortillas noncomuni !


Benritrovati dopo rilassanti e rigeneranti vacanze! Poche o tante che siano state hanno avuto il loro effetto benefico sul vostro umore? EVVIVA! Io sono stata al mare , ehm ... per meglio dire davvero in ammollo 24 ore su 24 e credetemi è servito! Si torna con qualcosa di stuzzicante veloce, sano e ancora poco strutturato visto che di prove in cucina bisogna farne tante prima di riuscire bene , ma pure di esperimenti, e così: eccovi delle buone nontortillas -noncomuni decisamente estive e profumate.


occorrono per circa 12 Nontortillas:

150g di Farina per pane di mais Lo conte
30 g di farina di soia Lo conte
30g di farina di gano saraceno Lo conte
50 g di farina di buona semola

mescolare bene e unire alle farine circa 200ml d'acqua calda, un pizzico di fruttosio, un pizzico di sale, un pizzico di curcuma, un pizzico di bicarbonato e impastare per qualche minuto amalgamando fino ad ottenere una bella palla di pasta che lascerete riposare 10 minuti coperta da un panno umido. Nel frattempo munitevi di una padella antiaderente e lisciandola con un filo d'olio mettetela a scaldare sul fuoco. Appena pronti formate delle belle noci rotonde con la pasta e schiacciatele con le mani e il mattarello fino ad ottenerne delle frittelle. Adagiatele a questo punto sulla padella calda e rigiratele per un paio di minuti dorandole da parte a parte. Intanto preriscaldate il forno a 180 e dopo averle scottate, dalla padella passate le frittelle in teglia e rigiratele dopo due o tre minuti almeno un paio di volte. Circa 12 minuti di forno e ben calde saranno da servire con un composto di pomodori tagliati a quadrotti, lo stesso valga per qualche cetriolo dolce, del tonno sgocciolato e dei semini di aneto. Il tutto condito con un solo cucchiaio di maionese e appena un cucchiaino di olio di pesto alla genovese e sale q.b. . Qualche goccia di limone e porterete in tavola una sorpresa golosa per il palato e decisamente salubre per il nostro intestino. A piacere aggiungere un filo d'olio extra.


Ah, dimenticavo di dirvi che ho scoperto Jamie Oliver e le sue strepitose variazioni di cucina! Un mondo che mi ha già rapito! A breve di certo ci ritroveremo, per qualche nuova proposta, estrapolata dal suo bel libro che è già nella mia cucina in bella vista!







Ciao ciao!






1 luglio 2010

Tagliata di pollo con anelli di cipolla, zenzero e mentuccia



Perchè non nobilitare semplicemente un modesto e ovunquepresente petto di pollo?


Una ricetta gustosa, pratica, veloce e adeguata alla calura che di questi tempi ci fa passare la voglia di stare ai fornelli!


In 4 mosse e 15 minuti tutto pronto :


tagliate a straccetti un petto di pollo intero


disponete in una padella delle fettine di cipolla rossa di Tropea.Tiratele con acqua e olio a soffritto e poi aggiungete un filo di vino bianco. Prima di farlo evaporare tagliate degli anelli di zenzero fresco e uniteli al sugo. Disponetevi a questo punto i tocchi di pollo, salate e pepate. Irrorate con gocce di limone la carne e dopo 10 minuti di cottura Spegnete il fuoco. Spolverizzate con mentuccia tritata/ spezzettata e servite in tavola!


p.s. non disponendo di menta fresca ho usato quella in polvere, ma l'effetto è stato godibile ugualmente.

28 giugno 2010

Fettuccine con nastri di zucchina e pomodori pachino



Un trionfo di profumi! Ordinaria bontà! Per 2:


4 zucchine romanesche medie

una bella manciata di pomodori pachino

aglio


olio extra


sale & peperoncino q.b.



due cucchiaini di pesto pronto


basilico a piacimento



Lavate e spuntate le zucchine. Tagliatele a lamelle nel senso della lunghezza e mettetele sotto sale a rilasciare l'acqua di vegetazione per circa 40 minuti. Scaldate dell'olio d'arachidi in una padella e friggete le zucchine a fuoco brioso qualche minuto per parte. Scolate e lasciate riposare. Intanto preparate un battuto fatto con olio, aglio, basilico , il pesto, sale e peperoncino. Fatelo andare a temperatura e non appena pronto , mentre avrete già messo a bollire l'acqua per le futtuccine, tuffatevi i pachino tagliati in quattro parti . Due minuti e aggiungete al sughetto le zucchine fritte. Rimestate appena e spegnete il fuoco. Le fettuccine hanno bisogno di solo 3 minuti o 5 di cottura, quindi calcolato il tempo esatto scolatele al dente e con un filino d'acqua di cottura versatele nel tegame insieme alle verdure. Fate saltare per due minuti , il tempo d'evaporazione dell'acqua di cottura. Le fettuccine all'uovo rendono merito al piatto e degna presentazione sarebbe quella di servirle sopra un letto di basilico appena raccolto e una leggera grattuggiata di ricotta salata affumicata a completamento. A me però la ricotta salata disturba e perciò ... nisba!

2 maggio 2010

Nuvola di zucchine cipolla e pomodorini





Leggera e gustosa, per cambiare indirizzo al pranzo della domenica.



Ho adoperato giusto


un kg di zucchine tonde , cipollotti freschi e novelli, pomodori ciliegino, olio di semi per friggere, sale.



Per il ripieno



una confezione di panna da cucina


4 cucchiai di parmigiano gratt.


100 g di ricotta fresca


due tuorli e due albumi montati a neve


sale e pepe q.b.




Ho tagliato a fette medio - spesse le zucchine e le ho messe in una capiente ciotola. In un padellino ho affettato 4 cipollotti medi e lasciati andare per due minuti in olio a filo caldo. Ho aggiunto una manciata di pomodorini a spicchi a soffriggere con le adorate cipolline e spento dopo 5 minuti. Unito e amalgamato le zucchine con il soffritto di pomodori e cipollotti ho da parte separato due tuorli da due albumi, montato a neve gli albumi e mescolato invece i rossi agli altri ingredienti da ripieno. Aggiunto il composto alle verdure ho lasciato per ultimo gli albumi che ho avuto cura di mescolare come si fa per i dolci dal basso verso l'alto, in modo che il composto prendesse aria e si legasse per bene. Infornato per 40 minuti a 200 gradi in forno statico, con un colpetto finale al grill! Morbidissimo e gradevole gratin! Una rimanenza delle zucchine l'ho invece fritta, dopo averla fatta scolare con del sale, asciugata e composta ai piatti come una millefoglie, alternandola a fettine di cotto affumicato di Praga. Un pranzo domenicale alternativo e piacevolmente primaverile!

14 aprile 2010

Dedicato a Julia Child e...basta la parola!

« Il solo momento buono per consumare cibi dietetici è mentre si aspetta che la bistecca sia cotta. » (Julia Child)

Solo stasera e con gran ritardo, lo ammetto, sono riuscita a vedere il delizioso film Julie & Julia dedicato alla simpatica cuoca e scrittrice americana Julia Child e alla sua vita parigina. Le sue ricette sono state una rivoluzione ai tempi e hanno semplificato la vita di molte donne poco pratiche ai fornelli! Il suo modo di fare comunicazione attraverso la cucina non poteva certamente passare inosservato e Julie Powell, sua estimatrice ha addiritura cambiato la propria vita decidendo di scrivere un blog e completare le 524 ricette della sua eroina Julia Child in 365 giorni. Beh, anche per me cucinare è un pò tornare a ricominciare ogni volta che succede qualcosa di cui non vorrei serbare ricordo o da cui serve ripartire con maggiore slancio. E' uno strano propulsore...e funziona! Non a caso sto attraversando un periodo non facile, per la mia salute messa un tantino alla prova, e riprendere a cucinare ogni volta mi rende felice, appena possibile. La ricetta di oggi perciò, del tutto improvvisata e di cui non ho neppure una foto, visto che le batterie hanno un termine nonostante le si possa spesso ricaricare e la macchina digitale senza non funziona, ha un pò a che fare con le ricette di pollame alla Child.
Ho preso delle fettine di fesa di tacchino, le ho battute per prepararle a involtino e poi le ho farcite con del prezzemolo, della nduja calabra, piccoli tocchi, e della pancetta dolce sempre a quadrottini. Ho arrotolato e fissato con uno stuzzicadenti. Intanto ho fatto rosolare della pancetta con olio, aglio, prezzemolo, un gambo di zenzero a fettine, della salsa di soia , un filo di succo d'arancia, tre chiodi di garofano, un pizzico di sale e un pizzico di dado vegetale. Adagiato sul fondo così preparato gli involtini li ho coperti d'acqua fino a metà e mandati in cottura per 15 minuti con la padella coperchiata a vetro. Ho poi tagliato a julienne delle grosse carote e tostato un minuto dei semini di sesamo che ho aggiunto alle carote insieme a dell'uva sultanina. Condite con olio succo d'arancia e un filo di glassa Ponti sono state il delicato e dolce accostamento al pizzicore allegro degli involtini dedicati alla mia nuova scoperta: Julia Child! Notte a tutti!

12 marzo 2010

Ricettine per celiaci e per tutti!



L'altra sera una coppia di amici che da tempo non vedevamo ci dice che passerà a trovarci e naturalmente cosa faccio? Li invito a cena! Solo avevo voglia di preparare delle cosucce sfiziose, nonostante uno dei due sia celiaco non c'erano problemi a sbizzarrirsi perchè, per fortuna la cucina è creatività e varietà! E allora ho preparato queste variazioni che devo dire sono state molto apprezzate e ben digerite da tutti:


Similtigelle al rosmarino e affettati vari

Riso basmati con contorno risottato di piselli e carciofi

Tortino filante all'uovo d'oro di patate e funghi

Mele in fonduta di cioccolata fondente


Il riso basmati cotto a parte, si è poi accompagnato al piatto con una cornice verde molto saporita. Nella pentola a pressione ho tritato del prezzemolo, dell'aglio e del porro a cui ho aggiunto olio evo e i carciofi a lamelle con i piselli novelli surgelati. Un pizzico di sale, un momento per soffriggere, brodo caldo a spegnere gli ardori del soffritto, incoperchiato e fatto andare, per 15 minuti dal fischio. Poi ho mondato patate e funghi comuni, li ho fatti a quadrucci e fettine e messi a tegame con olio sale e rosmarino per 10 minuti. Contemporaneamente ho sodato 4 uova e le ho schiacciate con una forchetta. Tolto il tegame con le patate e i funghi profumati dal fuoco, vi ho aggiunto le uova sbriciolate e della scamorza affumicata fatta a tocchetti. Amalgamato bene e passato in forno ventilato per 30 minuti a 180gradi. Inutile dire che il primo impasto però da fare fosse quello delle similtigelle! 100g di farina di riso, 150g di farina di ceci, 50 g di amido di mais, un cb di lievito di birra ( l'amico celiaco lo tollera benone) da 25g, aghi di rosmarino tritati (a gusto). A riposo per un'oretta, trascorsa questa breve lievitazione, prendere dei pezzi di pasta con le mani inumidite, schiacciarla, renderla sottile e dopo aver preparato dell'olio bollente a debita temperatura di frittura, immergere le frittelline per un paio di minuti fino a completa doratura. Servite ben calde con gli affettati preferiti e concessi, hanno fatto tanta allegria e scrunch! Il gran finale stava già in tavola prima di arrivare al termine della cena! Un miniset da fonduta ha lentamente sobollito del cioccolato fondente in cui abbiamo intinto dei pezzettoni di mela che ci hanno scaldato il cuore e addolcito il palato! Un cirò rosè ci ha deliziato a tutto pasto. Cenetta da nababbi!

24 febbraio 2010

Qualcuno vorrebbe adottare un cane?


A FINE FEBBRAIO LA PADRONA LO PORTA IN CANILE.
HARIBO E ' UN LUPOIDE TAGLIA GRANDEHA 10 ANNINON HA PROBLEMI CON GLI ALTRI CANIADORA GIRARE IN MACCHINANESSUN PROBLEMA AL GUINZAGLIOADOZIONE DEL CUORE ♥



Salviamo tanti cani, aiutiamo anche lui.


"Haribo è stato chiamato così perchè ricorda il famoso rotolino di liquirizia arrotolato. E' una delle sue posizioni preferite da quando ha trovato un divanocomodo su cui stare. Il peloso ha passato praticamente tutta la sua vita in uno schifido canile e solo un anno fa è stato adottato. La sua padrona oggi non può davvero più tenerlo e nonostante si siaimpegnata per non lasciarlo, non può più prendersi cura di lui. Haribo resta spesso solo in casa e il canile è sicuro se qualcuno non si farà avanti.Haribo ha già sofferto tanto, trasferirlo nuovamente equivale condannarlo a morte. Haribo "avverte" , sente di essere diventato un peso... per me è già una tortura vederlo in questo stato. Ho visto dei veri e propri miracoli realizzarsi e anche se so che sono rari voglio sperare per lui, per un miracolo, per la sua felicità".



Se interessati all'adozione, soprattutto dal Lazio, scrivete qui un post e sarete ricontattati!
(Ha trovato casa!!!!!!!!!!!)

22 febbraio 2010

Pizza pizza a volontà!





E' un periodo che purtroppo non posso esser presente come mi aggraderebbe, sto facendo un percorso di scelte e prove piuttosto impegnativo... nulla di preoccupante, solo indirizzi di lavoro e vita privata da incastrare di corsa, un pò come tutti credo! Per cui almeno il sabato la prassi è diventata PIZZA! Questa è l'ultima provata il passato fine settimana, buona e da ripetere perchè ci è piaciuta molto! La base della pizza l'ho preparata un paio di orette prima di stenderla:



600 g di farina 00 di ottima qualità

300g di acqua circa( ormai vado a d occhio)

un cucchiaino da caffè d'olio evo

un pizzico di sale ed uno di zucchero

lievito un cubetto di birra da 25 normale



Poi ho affettato della zucca moscato dolce, l'ho passata al microonde 5 minuti col sale affinchè si ammorbidisse e perdesse un filino l'acqua di vegetazione, da parte ho predisposto fettine di speck, fettine di scamorza doc affumicata campana e tanto prezzemolo tritato! Anche qualche pomodorino tagliuzzato qua e là per gradire! Dopo la lievitazione, che ancora oggi mi piace far "crescere" sotto copertine calde, come ho visto fare alla nonna e a mia madre per una vita ;), ho unto bene le teglie, steso umilmente la pasta e composto il ripieno alternando le fettine di zucca alla scamorza al prezzemolo ed allo speck! I pomodorini di tanto in tanto a macchia di leopardo sulla superficie. Forno caldissimo per 15 minuti circa! BUONISSIMA e accattivante, per il sapore dolce commisto all'affumicato. Un matrimonio ben assortito!