26 ottobre 2007

E di conseguenza...Il Savor!

Il Savor, in dialetto "savôr", è un'antica marmellata diffusa un tempo soprattutto in Romagna. E' un dolce "povero" che si ottiene, dopo lunga bollitura, facendo cuocere nel mosto d'uva nera un'insieme di frutti autunnali ("frutti dimenticati") come frutta secca, polpa di zucca,scorze di arancio e limone. . Denso e scuro, il Savor è ottimo per accompagnare indifferentemente piatti dolci, arrosti e bolliti. E' ottimo anche accompagnato al formaggio di fossa di Sogliano. Nelle case contadine, specie a Montegelli, il Savor veniva conservato in piccole damigiane dal largo collo e serviva come energetico companatico da consumare durante l'inverno.
Ecco la ricetta:
Si prendono 8 litri di mosto d'uva nera (preferibilmente
sangiovese) e si fa bollire fino a quando il mosto sia ben denso e sia rimasto circa 2 litri. In questo concentrato zuccherino si mettono a bollire 2,5 Kg. di frutta autunnale, pere, mele, mele cotogne sbucciate e tagliate a dadi piuttosto grossi, fichi, gherigli di noci e gherigli di mandorle sbucciati, scorza di limone non trattato, poca cannella. Quindi si procede come per una normale marmellata. Quando il savor avrà raggiunto la consistenza desiderata si mette, ancora bollente, in vasi dalla chiusura ermetica e si conserva.
Riportiamo la definizione di Savor, nel
dialetto romagnolo, secondo il vocabolario di Ercolani:
savôr = s. m. «savore», "specie di marmellata ottenuta con il far bollire nel sugo di mosto, non ancora fermentato, ogni sorta di frutta tagliuzzata: pere, mele cotogne, gherigli di noci, bucce d’arance" (Paolo Toschi). Da confrontare con l’italiano antico savore, «salsa» (d.e.i.: nei dialetti rustici toscani è un pesto di noci ed uva acerba, usato come condimento sulla carne, «sapore»).
Per ulteriori informazioni:
www.savordimontegelli.com

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