La cucina è il migliore dei mondi possibili se si è golosi e creativi!Perciò largo a tutto ciò che affabula cervello e palato!
22 dicembre 2009
Carbonara farlocca
29 novembre 2009
Velocemente vostra !

Partecipo con questa rivisitazione della pasta con fagiolini, cipolla e pomodoro pugliese al concorso
mailto:Post@%20la%20Past@ di TZATZIKI A COLAZIONE E PASTA GAROFALO .
11 novembre 2009
Ricciola mediterranea
8 novembre 2009
Crostata di farro alle amarene e Rotolo bluff con marmellata di arance
PANEANGELI DOCET!
Una crostata veloce e sana del sabato pomeriggio:
Ingredienti:
300 g farina (metà doppio zero metà farro)
100 g zucchero ( in piccola parte di canna)
1 uovo
150 g burro freddo ( per me 85g + 3 cucchiai di olio di semi)
1 presa di sale
1 cucchiaio di Sambuca
1/2 bustina lievito
200 g marmellata di amarene da sciogliere con due cucchiai di Marsala all’uovo
Procedimento:
Mescolare le farine con lo zucchero, sale, il Sambuca, uovo, burro a pezzettini + olio e lievito. Impastare rapidamente il tutto fino ad ottenere un impasto liscio e omogeneo.
Stendere 2/3 della pasta sul fondo imburrato e infarinato di uno stampo di diametro 26 cm, formando un bordo di circa 2 cm di pasta. Sciogliere la marmellata con il liquore e spalmarla sulla crostata. Con la pasta rimanente fare delle striscioline e disporle a grata sulla marmellata.
COTTURA: 35 min. 180° parte bassa del forno.
ROTOLO Bluff
Pasta:
3-4 uova
150 g di zucchero
1 bustina di Vanillina
1 pizzico di sale
100 g di farina bianca
50 g di Frumina
1/2 bustina (2 cucchiaini) di LIEVITO
Per farcire e cospargere:
250 g di marmellata
Zucchero al velo
Procedimento
Sbattere a schiuma i tuorli (serbando le chiare) con 3 cucchiai di acqua bollente, aggiungere gradatamente 100 g di zucchero, vanillina e sale, continuando a sbattere fino ad ottenere una massa cremosa.
Montare le chiare a neve durissima, unendovi lo zucchero rimasto, metterle sopra i tuorli sbattuti, quindi setacciarvi sopra la farina mescolata con la Frumina e, per ultimo, il lievito setacciato. Incorporare delicatamente il tutto.
Distribuire l’impasto sulla lastra del forno (30-40 cm) foderata con carta da forno e cuocere per 10-15 minuti nella parte media del forno preriscaldato (elettrico: 180-200°C, ventilato: 160-180°C, a gas: 200-220°C).
Sfornare il dolce, capovolgerlo su un canovaccio cosparso di zucchero e staccare la carta da forno. Quindi tagliare via i bordi del dolce (1 cm circa), spalmarvi la marmellata, arrotolarlo dal lato più lungo e lasciarlo raffreddare.
(NON MI RIESCE MAI DI ARROTOLARLO, E SI VEDE ,URG:::)))!!!!!)
Prima di servire, cospargere il rotolo di zucchero al velo.
6 novembre 2009
Pollo al forno ricetta pseudo Cajun e Gamberi in salsa con fagiolini
fare alcuni tagli sui due lati maggiori delle cosce di pollo, in una bull piccolina (o tazza, o ciotolina, o anghesu, o come volete chiamarla …) versare tutti gli altri ingredienti e con il pennello mescolare per bene.
Sistemate le cosce in una piccola teglia (o leccarda) e spennellate con la salsa quindi lasciate marinare per una mezz’oretta.
Nel frattempo accendete il forno portatelo a 180 gradi, rispennellate per bene le cosce e infornatele. Fate cuocere per circa 20 / 25 minuti. A metà cottura rispennellate ancora con la salsa.
Impiattate e buon appetito con questa ricetta d’oltre oceano.
La parola cajun potrebbe derivare dalla parola Acadie (Acadia), la regione della Nuova Scozia che i primi ugonotti occuparono nel Nord America. Questa denominazione, a sua volta, potrebbe derivare da larcadie o algatig, nome che appare in numerose mappe del XVI secolo a indicare questi luoghi, abitati soprattutto dai nativi Mi'Kmaq. Acadie potrebbe essere la versione francese di questo nome indiano. Esiste, però, la possibilità che il nome Acadie sia stato dato a queste terre sull'onda della suggestione prodotta dall'Arcadia dei poeti (in particolare l'Arcadia di sir Philip Sidney, pubblicata verso la fine del XVI secolo).
3 novembre 2009
Felafel appena rivisitati
23 ottobre 2009
Buondì cake!
22 ottobre 2009
Brutta ma buona buona
15 ottobre 2009
Minestra di ceci z&z e Sette vasetti e ½ al bergamotto
13 ottobre 2009
Due prove riuscite: Lo Zibibbo e il Graziella
7 ottobre 2009
Straccetti di maiale fruttati alla birra


1 velo di farina -1 bicchiere di birra -1 bicchiere di succo d’ananas
6 ottobre 2009
Riso colorato di primo autunno
5 ottobre 2009
Musica per il palato
29 settembre 2009
Salmone arruscatiello
28 settembre 2009
Cous cous di farro e verdure con pancetta croccante + raccolta
con la ricettina di un piatto postato in foto soltanto qualche tempo fa
Pulire e saltare in padella funghi Champignon affettati, poca cipolla bianca tritata, uno spicchio d'aglio, un filo d'olio evo e tocchetti di peperone giallo. Lasciare andare a fuoco dolce per 15 minuti le verdure, coperte con solo un'aggiunta d'acqua calda, un pizzico di sale e pochi grani di pimento. Fare ritirare il sughetto e mettere da parte a riposo. In pentola a pressione tostare il riso venere con cipolla dorata e olio, un'aggiunta di dado vegetale e il doppio del riso d'acqua, la proporzione garantirà la giusta cottura e l'apporto di umidità necessario a tirar fuori l'amido dal cereale. Dopo circa trenta minuti trascorsi dal fischio della valvola, spegnere il fuoco e, scaricato il vapore aprire la pentola, assicurarsi che tutta l'acqua sia stata assorbita dai chicchi e quindi mantecare il riso con della panna al salmone, qualche cucchiaio, il sugo di peperoni e funghi, un cucchiaio di parmigiano grattuggiato fresco e a piacimento un pò di prezzemolo tritato. Servire in tavola magari sotto forma di piccolo sformato monoporzione, ottenuto con stampini d'alluminio preposti.
23 settembre 2009
Bassa e dolce

15 settembre 2009
Seppia cicciuta tanto piaciuta!
Buona e saporita! La prima volta che il mio forno-amico ricomincia a coccolarci! Si è finalmente abbassata la temperatura e così oggi, grazie a pesce di prima qualità e rinnovata voglia di stare ai fornelli, ho sorpreso il maritozzo con un piatto unico da manuale! Finalmente è stato a casa, per il pranzo, un giorno feriale e quindi mi sono sbizzarrita! Grandiosi cefalopodi di considerevole peso e forma mi hanno dato l'impressione che ricomposti in un morbido e candido involucro sarebbero stati il contenitore ideale di un ripieno diverso e in verde. Così ho pulito, lavato e sezionato in due parti le seppie: da un lato le sacche contenitrici e dall'altro i tentacoli. Ho messo a scottare, in acqua bollente, 10 zucchine di piccola taglia divise a metà, per il verso della lunghezza. Nel frattempo ho spezzettato una frisella di pane casereccio nel robot da cucina, atteso di umettarla con le zucchine cotte cinque minuti e scolate, rinforzato il tutto con 4 fette di pancarrè, un filo d'olio extra, sale&pepe, prezzemolo, una punta d'aglio, poco grana spolverato e via a doppia velocità! Qualche secondo e l'impasto l'ho versato in una scodella dove ho aggiunto una manciata di uva passa ammollata e strizzata, della radice di zenzero fresco tritata fine, un piccolo mestolo dell'acqua di cottura delle zucchine. Con tale ripieno ho riempito le sacche di seppia, richiudedole poi con degli stuzzicadenti. Nel frattempo che lasciavo a riposare intinti d'olio i rotoli di pesce, ho preso i tentacoli, li ho fatti a dadini e messi su in padella con olio, aglio, pomodoro fresco a pezzetti, un goccio di vino bianco, e la rimanenza del trito verde in avanzo al ripieno, profumando tutto con un pizzico di origano. Appena 5 minuti e, allungando il sugo con ancora una parte dell'acqua di cottura delle zucchine, ho infornato, aggiungendo al brodo le sacche ripiene, a 200 gradi per 15 minuti. Poi ho fatto andare a 180 per altri 35 minuti circa. Il risultato lo potete vedere nelle foto sovrastanti, ma del profumo cosa dire? ... Posso solo descriverlo: penetrante e mediterraneo! Di mare e sud!